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Udinese, trattativa in corso con Guggenheim: contatti vivi, nel mentre Mark Walter si piglia anche i Lakers
Oggi alle 08:42Primo Piano
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Udinese, trattativa in corso con Guggenheim: contatti vivi, nel mentre Mark Walter si piglia anche i Lakers

Prosegue a ritmo costante, anche se senza annunci ufficiali, la trattativa per la cessione dell’Udinese Calcio al fondo americano Guggenheim Partners. I contatti degli ultimi giorni tra le parti sono stati proficui: si lavora a trovare la quadratura del cerchio e sistemare ogni tassello, ma i tempi rischiano di allungarsi, anche per le tante variabili ancora in ballo.

La valutazione del club è ormai condivisa: 200 milioni di euro per il 100% delle quote. Ma come più volte emerso, il nodo principale resta la gestione sportiva. Gino Pozzo insiste per mantenere il timone dell’area tecnica almeno per un primo periodo, soprattutto considerando che è in corso la cessione di due pezzi pregiati, Bijol e Lucca, per una cifra complessiva vicina ai 50 milioni di euro. Un passaggio graduale che, nei desideri della proprietà attuale, dovrebbe replicare il modello Atalanta-Bain Capital, con i nuovi proprietari pronti a subentrare progressivamente.

Tuttavia, mentre in Friuli si lavora a comporre il puzzle, Mark Walter, CEO e fondatore del fondo Guggenheim, è impegnato su un’altra trattativa storica: l’acquisto dei Los Angeles Lakers, squadra iconica della NBA. Walter, già azionista di minoranza della franchigia californiana, è pronto a rilevare il pacchetto completo dalla famiglia Buss, che detiene la proprietà dal 1979. Il valore dell’operazione? 10 miliardi di dollari, ovvero 8,72 miliardi di euro: la cifra più alta mai pagata per una squadra sportiva nella storia.

Una mossa che conferma l’ambizione globale di Walter, già proprietario dei Los Angeles Dodgers (baseball), con partecipazioni nella Formula 1 (Cadillac) e nel tennis (Billie Jean King Cup). Un portafoglio sportivo di altissimo profilo, dove l’Udinese potrebbe inserirsi come nuovo polo europeo del calcio, anche in virtù dei suoi bilanci solidi e di un modello gestionale invidiato, capace di generare negli ultimi due decenni plusvalenze da record. A rendere ancora più interessante l’investimento, c’è lo stadio di proprietà, che già oggi garantisce 10 milioni di euro l’anno di ritorno economico, con margini di crescita ulteriori legati allo sviluppo commerciale dell’impianto.

A fare da intermediario nella trattativa c’è sempre Mogi Bayat, manager franco-persiano da anni vicino ai Pozzo e attualmente in contatto con il fondo americano. Secondo indiscrezioni, Bayat starebbe per stabilirsi stabilmente a Udine, ulteriore segnale della concretezza dell’operazione. Nelle prossime settimane potrebbe essere lui a facilitare l’accordo tra le parti, magari a cavallo dell’inizio della stagione sportiva.

In tutto ciò, i tifosi friulani osservano con attenzione, sospesi tra la prudenza e la speranza. Dopo una decade avara di soddisfazioni a livello sportivo il possibile ingresso nell’orbita americana potrebbe essere un salto clamoroso. Ma nel calcio, come negli affari, serve pazienza. E oggi l’estate dell’Udinese è fatta di attesa, come ha confermato il Direttore Generale Franco Collavino: "E' normale che un club come l'Udinese, con 129 anni di storia, con 31 anni consecutivi di Serie A, un record raggiunto solo da poche squadre. Con uno stadio di proprietà, con uno scouting innovativo, è chiaro che una società così attira interessamenti. Non è la prima volta che succede, c'è una trattativa in corso, confermata a più livelli, bisogna ora attendere l'evoluzione delle cose".

Vedremo che succederà, con le prossime settimane che possno essere decisive.