
Udinese, la trattativa per la cessione continua ma senza accelerazioni: nel frattempo i Pozzo preparano la nuova stagione
La cessione dell’Udinese al fondo americano Guggenheim Partners non è tramontata, ma procede a rilento. Le parti continuano a dialogare, confrontandosi su aspetti strategici e gestionali, ma non si è ancora arrivati al tanto atteso closing. I contatti restano attivi, i margini per trovare un’intesa definitiva ci sono, ma servirà ancora tempo per mettere tutti i tasselli al proprio posto.
Il rallentamento della trattativa ha reso chiaro un punto: con il raduno fissato per il 3 luglio al centro sportivo Bruseschi e una nuova stagione di Serie A alle porte, la famiglia Pozzo ha ripreso in mano con decisione la programmazione. La proprietà friulana, in attesa di capire se si concretizzerà il passaggio di consegne, ha infatti scelto di non rimanere alla finestra.
Gino Pozzo, assieme al direttore tecnico Gianluca Nani e al confermato allenatore Kosta Runjaic, sta lavorando per costruire una rosa all’altezza della massima serie, consapevole delle difficoltà ma anche delle opportunità offerte da un mercato ancora in divenire. L’obiettivo è migliorare il dodicesimo posto della scorsa stagione, cercando di alzare l’asticella della competitività e dell’ambizione, a prescindere dal futuro societario.
Nel frattempo, sono già partiti i primi movimenti di mercato: la cessione ormai definita di Bijol al Leeds, il possibile trasferimento di Lorenzo Lucca e i lavori in corso sul fronte delle entrate, con Arthur Atta confermato fino al 2029 e il giovane Bertola prelevato dallo Spezia per rinforzare la difesa. La strategia dei Pozzo è chiara: continuare a costruire, con o senza il fondo, come fatto in quasi quarant'anni di gestione.
Insomma, se l’operazione americana resta in piedi, la certezza è che l’Udinese non resterà ferma ad aspettare. Il presente si costruisce oggi, anche in attesa di un domani ancora tutto da scrivere.







