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Udinese, intanto si ricomincia ma sono ancora troppi i nodi irrisolti
Oggi alle 10:09Primo Piano
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Udinese, intanto si ricomincia ma sono ancora troppi i nodi irrisolti

Oggi l’Udinese riaccende i motori della Serie A. Lo fa con una squadra che, inevitabilmente, arriva alla prima di campionato più debole rispetto a un anno fa. Non serve girarci attorno: il mercato ha tolto risorse importanti e il nuovo corso bianconero si presenta con troppi nodi ancora irrisolti.

La testa, inutile negarlo, è già all’ultima settimana di mercato. È lì che i tifosi si aspettano risposte, innesti, magari qualche sorpresa positiva. L’auspicio è che le novità non riguardino Oumar Solet: sul francese non sono arrivate offerte all’altezza delle richieste dei Pozzo, e questo per l’Udinese può considerarsi già un mezzo colpo.

La costruzione della rosa è in netto ritardo. Ci sono ancora questioni spinose da risolvere: il “caso” Sanchez, il cui futuro resta un enigma; la corsia di destra, da rinforzare senza più rimandare; e soprattutto l’attacco, che necessita di qualità e certezze. Qualcosa si è mosso: il posto di Lucca sarà preso da Adam Buksa, 29enne polacco che Runjaic conosce e apprezza, un centravanti che ha segnato anche in nazionale ma che non scalda più di tanto la piazza.

Questa sera, contro il Verona, vedremo un’Udinese molto simile a quella dello scorso anno. Modulo invariato e volti perlopiù noti, con il solo Nicolò Bertola pronto a contendere il posto da titolare al giovane Palma. A centrocampo ci sarà il solito Karlstrom a guidare la mediana, accanto a Lovric — rimasto dopo la partenza di Payero e ora vicecapitano — e ad Atta, il talento su cui i Pozzo scommettono forte: la speranza della proprietà è che possa trascinare la squadra oggi e trasformarsi in un domani in un’altra plusvalenza milionaria.

Davanti spazio a Iker Bravo e a Davis, due giocatori con potenziale ma che non possono bastare da soli a colmare il vuoto lasciato da Thauvin e Lucca. Ed è qui che il mercato dovrà fare la differenza. Un esterno serve come l’aria (piace Zanoli, ma manca ancora il sì definitivo), mentre per la trequarti si continua a monitorare Nicolò Zaniolo. L’Udinese, però, non vuole forzare la mano: il Galatasaray chiede troppo e i Pozzo vogliono un’operazione a basso rischio, un rilancio con il minimo investimento.

Verona sarà un test subito veritiero. Non solo per il risultato, ma per capire se questa Udinese ha già un’identità di gioco, se Runjaic sta riuscendo a costruire qualcosa di diverso rispetto al finale della scorsa stagione e se, con le difficoltà attuali, la squadra ha la voglia e le risorse per migliorarsi.

La stagione inizia da qui, da un match che per i bianconeri è sempre stato terreno delicato. Non sarà una sfida banale: è la prima occasione per capire se quest’Udinese è pronta a combattere o se dovrà ancora inseguire.