Carrarese-Venezia 3-2,UP&DOWN degli arancioneroverdi
Nella nona giornata del campionato di Serie B, il Venezia esce sconfitto dallo Stadio dei Marmi con un rocambolesco 3-2 contro i padroni di casa della Carrarese. A sbloccare l'incontro per primo è Adorante, il quale al 13' minuto chiude in tap-in una bella azione iniziata da lui stesso con Yeboah. Gli arancioneroverdi sembrano voler sfruttare l'inerzia positiva, tentando di rendersi ancora pericolosi; i padroni di casa si dimostrano però resilienti e, venendo gradualmente fuori, ricominciando a produrre pericoli in serie, riuscendo anche a trovare la rete al 41' minuto con Zuelli, dopo una bella combinazione andata a buon fine con Finotto.
Anche a inizio secondo tempo sembrano ancora partire meglio i padroni di casa ma, il tempo di assestarsi qualche minuto, e il Venezia diviene finalmente padrone del campo. Gli arancioneroverdi riprendono a produrre occasioni in serie e, dopo aver sfiorato ripetutamente il gol, trovano la rete con l'inserimento vincente all'ora di gioco con Doumbia, imboccato centralmente dall'assist di Yeboah. Ancor meglio che dopo il primo gol, gli uomini di Stroppa tentano di chiudere il match, sfiorando il gol in almeno tre occasioni ma, anche questa volta, a gonfiare nuovamente la rete è la Carrarese che, nel primo contropiede buono al 84' minuto, trova con Distefano la testa di Rubino che beffa difesa e Stankovic. Poi, a conclusione del perfetto harakiri, in un ennesimo tentativo di portare la partita dalla propria parte, il Venezia subisce di nuovo in ripartenza con lo stesso Distefano, in combinazione con Zanon, che batte Stankovic in modo vincente, fissando il risultato finale.
3) DOUMBIA
Nella rosa del Venezia è probabilmente tra i giocatori dal maggior potenziale nascosto. Quantomeno, dalla partita contro il Mantova in Coppa Italia, nel quale è stato protagonista di una doppietta d'autore, il giocatore ha mostrato le sue qualità solo a sprazzi e alternate anche da alcune ingenuità e giocate più "pigre". Stessa cosa è avvenuta per circa un ora contro la Carrarese, fino a quando appunto, il giocatore ha mostrato una delle sue maggiori doti di repertorio: il bruciante inserimento in velocità nello spazio per andare a calciare in rete.
Inoltre, a far ben sperare per il futuro è lo switch successivo al gol, quello valso il momentaneo 2-1 per i suoi, che hanno visto il centrocampista italiano coinvolto in modo continuativo e tra i primi e più volenterosi nel cercare nuovamente la rete che possa chiudere la partita e tra gli ultimi ad arrendersi al pareggio, poi beffardamente diventata sconfitta. Non solo con spunti personali, ma con un gioco corale più ragionato e calibrato, i quali fanno pensare a un giocatore dotato di qualità notevoli, ampiamente sopra la media della categoria, il quale dovrebbe cercare di non far emergere limitatamente solo se accompagnate dall'inerzia emotiva di un gol.
2) ADORANTE
Fra le prove più incoraggianti e positive dell'amara sconfitta contro la Carrarese, c'è certamente quella dell'attaccante italiano. L'ex Juve Stabia è infatti stato autore di un gol, il secondo consecutivo dopo quello con l'Empoli, che ha il sapore di crescita sia sotto l'aspetto del feeling con il resto della squadra, soprattutto con Yeboah, sia in termini di convinzione. Difatti, la manovra al 13' minuto che ha condotto il gol è stato è stata aperta da una sua sponda per l'inserimento del giocatore ecuadoriano, poi siglata dallo stesso Adorante in tap-in. Dunque, coinvolgimento nell'azione, esattamente come mostrato in molte altre partite quest'anno, ma anche maggiore presenza sotto porta.
Sia prima che dopo, Adorante ha continuato sullo stesso leitmotiv, andando vicino ancora alla segnatura, negata dalla prontezza di Blesa, e una maggiore connessione con gli altri che appare sempre più vicina a una sua definitiva e prolifica maturazione. Una bella personale prestazione, non più di pura abnegazione, proseguita per tutto l'arco dell'incontro fino al cambio al 78' quando ormai comprensibilmente stremato.
1) YEBOAH
L'aspetto più piacevole della prestazione del fantasista del Venezia, con ogni probabilità il migliore dei suoi contro la Carrarese, è il fatto di notare piacevolmente come la sua luce intensa e incandescente abbia sempre meno la tendenza a interrompersi. Ovvero, come il lato più positivo, anche oggi, della sua prestazione è la continuità con cui Yeboah riesce e rimane dentro la partita, continuando a incidere e seminare il panico negli avversari.
Concretamente, nel match contro i toscani, il giocatore mette a referto un assist, quello per il gol di Doumbia, ma anche moltissime altre giocate per i compagni o a finalizzare l'azione, di cui quella che porta alla rete di Adorante è solo un esempio. Pecca ancora di un pò di cinismo, particolarità purtroppo che coinvolge in questo momento un pò tutta la squadra, ma rappresenta una delle certezze per i suoi compagni i quali, orbitandoli attorno, sanno di doversi aspettare qualche situazione potenzialmente interessante. Si spera, presto maggiormente sfruttata.
DOWN
3) SVERKO
A riempire il folto gruppo dii giocatori protagonisti di una prova non troppo negativa, ma facenti parti della schiera degli elementi che paiono seguire un inerzia non particolarmente positiva, c'è probabilmente anche il difensore croato. Dopo l'entusiasmo per il ritorno in pianta stabile tra i titolari della rosa, il difensore croato aveva palesato qualche scricchiolio eluso da altre buone giocate sue e dei compagni e soprattutto da risultati positivi.
Contro la Carrarese, il giocatore è tornato più abbottonato e meno ispirato, in una versione più timida e simile a quella dei primi tempi sotto la gestione Vanoli, limitato al suo compito su una zona di campo che, sia con Haps che con Bjarkason, si è vista più dedita a limitare il più possibile un frizzante Zanon che a provare qualche iniziativa interessante, e neppure benissimo, considerando che, su primo e terzo gol, la decisione di temporeggiare la chiusura su Finotto, nel primo caso, e proprio Zanon, nel secondo, non si rivelano vincenti. Nel complesso, nulla di troppo grave e preoccupante, ma qualche campanello di allarme si è manifestato ed è il caso di disattivarli senza aspettare troppo tempo, già dalla prossima partita, con prove di maggiore carattere.
2) PIETRELLI
Sulla falsa riga della partita contro l'Empoli, anche contro la Carrarese è Pietrelli l'innesto dalla panchina ad apparire più coinvolto e desideroso di incidere nell'incontro. Eppure, a conti fatti, la prestazione vivace del giocatore non può essere definita positivamente. Se, nello stesso momento, nella corsia opposta del campo, Bjarkason entra in punta di piedi, dedicandosi quanto precedentemente Haps al contenimento degli avversari e specialmente di Zanon, riuscendoci solo parzialmente, dall'altra l'ex Juve ha imperversato in modo gagliardo, puntando l'uomo con personalità e riuscendo a imbastire più di un azione pericolosa.
La sua conclusione al 76' minuto, di poco alta, avrebbe meritato maggiore fortuna, esattamente come quella di quattro minuti prima, iniziata da egli stesso, e conclusa da Yeboah, sul quale però non trova clamorosamente la porta da pochi passi in tap-in. Ancora più colpevole risulta però in ripiegamento, quando non chiude con decisione l'inserimento centrale di Rubino il quale, molto più piccolo di lui, lo anticipa di testa battendo a rete. In entrambi i casi, sia l'errore sotto porta che il mancato anticipo difensivo, appaiono due situazioni che paleserebbero una certa leggerezza che non si può definire troppo positiva in un momento in cui la partita è completamente aperta. L'esterno del Venezia che, altresì, ha mostrato caratteristiche e spunti molto interessanti, deve dunque calarsi velocemente nella realtà arancioneroverde, quella caratterizzata da un obiettivo che abbisogna di più "cattiveria" in ogni situazione.
1) KORAC
Se per Sverko si può parlare di eccesso di prudenza e con Pietrelli di leggerezza, per Korac la questione appare più profonda. Il calciatore lussemburghese, mai quanto nella partita contro la Carrarese, è parso mostrare tutti i limiti del suo adattamento come guida di una difesa a tre. Difetti che il giocatore non riuscirebbe più a colmare con carattere e personalità, pagando per i suoi limiti tecnici, di caratteristiche fisiche, oltre che di comunicabilità con i compagni. Se con l'Empoli il problema si era limitato alle progressioni in ripartenza avversari, questa volta il tracollo è stato molto più generale e reso solo meno evidente da qualche puntellamento positivo in alcune chiusure ben eseguite che sono appunto il suo pane.
La sensazione è quella che Korac possa dare il meglio quando maggiormente dedito ad eseguire mansioni più adeguate a un giocatore dalle sue doti di difensore possente e tignoso, più che ad amministrare nel complesso tutta la difesa. La sconfitta contro la Carrarese può essere vista, dunque, anche come un utile spartiacque, riportando definitivamente il giocatore a un ruolo di spalla o di braccetto, almeno augurandosi un rientro ormai imminente di Svoboba.






