Lupo: "Primi mesi a Venezia positivi, abbiamo fatto tante cose buone, ora mettiamoci alle spalle il periodo negativo"

Fabio Lupo ha parlato ai canali ufficiali del Venezia, queste le sue parole: "Mi sono reso conto di essere un calciatore quando ho smesso, ma ho vissuto la mia carriera con passione, ma come se fossi staccato dalla realtà. Il momento più bello è stata sicuramente la nascita di mia figlia, arrivata in concomitanza con la promozione dell'Ancona in Serie A, ho ancora la foto in sala di quando l'ho portata in campo, lì si celebrava sia il Fabio Lupo calciatore che il Lupo persona. Sono un tipo tranquillo, mi piace stare con gli amici, leggere, praticare sport, non sopporto molto i luoghi rumorosi. Ho perso mio padre molto giovane, quello che mi ha detto me lo porto avanti fino ad oggi, voleva che diventassi calciatore perchè era la mia passione, ma anche che io studiassi e questo mi ha aiutato, ho preso la laurea in giurisprudenza alla vigilia della finale di Coppa Italia, non tutti i calciatori riescono a portare avanti entrambi i percorsi, grazie a mio padre io ci sono riuscito. Questo mi ha dato la forma mentis per fare al meglio poi il mio lavoro.

Sono sempre stato molto affascinato dal Medioevo, non so spiegarmi il perchè, ma leggo molta narrativa di quel periodo. I miei primi mesi a Venezia? Sono state fatte tante cose buone, si ripartiva da un momento complicato e non era facile ricompattare l'ambiente e riportare l'entusiasmo, è chiaro che gli ultimi risultati non ci hanno aiutato, però non possono bastare due sconfitte a cancellare tutto, le sconfitte con Juve Stabia e Cittadella hanno portato una classifica negativa, ma le cose buone restano e da quelle bisogna ripartire. A gennaio non andremo a rivoluzionare gli equilibri dell'allenatore, ritoccheremo la rosa e andremo a dare qualcosa nei settori dove la squadra ha palesato qualche difficoltà".