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La macchina del tempo: settembre 2021, Inter-Bari in A. Simeri segna ancora, DeLa ha venduto il Napoli. Mertens fa il vice (di Vivarini...)TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 4 luglio 2020, 08:30News
di Davide Giangaspero
per Tuttobari.com

La macchina del tempo: settembre 2021, Inter-Bari in A. Simeri segna ancora, DeLa ha venduto il Napoli. Mertens fa il vice (di Vivarini...)

Settembre 2021. Prima giornata del campionato di A. Palla a Simeri, tiro in diagonale, gol! E' il primo centro in Serie A dell'attaccante campano, a San Siro contro l'Inter. Dopo tre promozioni di fila, il bomber biancorosso fa il record: ha segnato in tutte le categorie col Bari, dalla D alla A. Che festa per i biancorossi e per un ormai 55enne Vincenzo Vivarini! Sì, l'allenatore che due anni prima era subentrato a Cornacchini, è ancora a Bari, in Serie A. Ha vinto i play-off di C in finale col Carpi ai rigori, e poi la B: è entrato nel cuore dei tifosi biancorossi, come Fascetti, Conte e Ventura.

Antenucci ha 37 anni, è in panchina. Dopo tanti gol, il Bari ha deciso di non rinunciare alla sua esperienza. E' l'uomo-spogliatoio, merita di far parte del progetto per ancora un anno. Ultimi cinque minuti di Inter-Bari, il risultato è ancora sull'1-0, Vivarini lo butta nella mischia. L'Inter di Conte attacca senza soluzione di continuità. Barella e Tonali, appena laureatisi campioni d'Europa con l'Italia di Mancini, guidano il centrocampo nerazzurro. Break del Bari. Schiavone, tra i reduci della promozione in B di due anni prima, lancia un pallone lungo, Antenucci parte sul filo del fuorigioco. La barba è ormai imbiancata: stop preciso, davanti c'è Musso (che ha appena preso il posto di Handanovic nella porta nerazzurra), scavetto, gol. Il Bari brinda al ritorno in A con un successo di spicco a San Siro, all'ultimo anno di attività prima del trasloco di Inter e Milan nel nuovo stadio: finisce 2-0 la prima giornata di campionato, è festa grande!

De Laurentiis se la ride. In tribuna c'è Luigi con il padre, che ha venduto il Napoli agli sceicchi, c'è solo il Bari ormai da qualche mese nella testa della famiglia romana. L'obiettivo? Portare finalmente il Bari in Europa. Un progetto cullato da altri, ma mai realizzato. Ma i De Laurentiis vogliono ripetere il grande slam di Napoli. Nello staff c'è un portafortuna: Dries Mertens ha appeso le scarpe al chiodo a sorpresa, ed è il vice di Vivarini, sta studiando da allenatore. Di Cesare è il team manager: il capitano di tante battaglie si è legato al Bari anche extra-campo. E' un leader, incita tutti, esulta a fine gara a San Siro, una bella soddisfazione anche per lui.

E' partita bene la stagione del Bari in massima serie. Fra una settimana ritroverà il San Nicola, ormai tinto di bianco e rosso in ogni angolo. Non c'è più nemmeno la pista d'atletica. Due anni prima i biancorossi erano in Serie C, tre anni prima addirittura D. Quanto son lontani i tempi di Troina e degli spogliatoi di periferia improvvisati. Il Bari è tornato nel calcio che conta. Per restarci.

(P.s. L'articolo è evidentemente frutto di pura fantasia. Certo, vincere ai rigori la finale play off non sarebbe una cattiva idea. E nemmeno vincere a San Siro fra due stagioni. Sognare non costa nulla. Nel frattempo, speriamo di avervi strappato un sorriso. E se proprio volete, sono ammessi gli scongiuri...)