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Rebonato sulla scomparsa di Barone: "La mia Fiorentina ha vissuto la morte di Baretti"

Rebonato sulla scomparsa di Barone: "La mia Fiorentina ha vissuto la morte di Baretti"TUTTO mercato WEB
sabato 30 marzo 2024, 06:59Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Radio Firenze Viola

L'ex attaccante della Fiorentina Stefano Rebonato ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante "Brivido Viola", iniziando da un ricordo di Pier Cesare Baretti, ex dirigente viola scomparso nel 1987 a causa di un incidente aereo:
"Fu lui che mi volle alla Fiorentina quando ero a Pescara e la sua scomparsa mi fece molto male. Aveva sempre il sorriso sulle labbra e ci spronava anche quando le partite non andavano bene. Era sempre presente ai nostri allenamenti e la sua morte fu un grosso contraccolpo".

Che reazione ci fu all'epoca?
"Sono cose che ricompattano il gruppo. Noi volevamo dare sempre qualcosa in più ed è giusto anche anche questa volta la Fiorentina giochi per Joe Barone. Dalle immagini che ho visto traspariva tanta affinità tra i giocatori e Barone".

Da ex attaccante, come giudica il reparto avanzato della viola?
"Belotti non si discute, è un attaccante navigato che ha sempre fatto gol. Beltran è un giocatore di qualità che riesce a esprimersi al meglio in una zona più arretrata di campo e penso che di lui si possa vedere ancora qualcosa. Da Nzola invece mi aspettavo qualcosa in più. Queste ultime partite saranno fondamentali. La Fiorentina è in corsa su tre fronti e servirà il contributo degli attaccanti".

Quanto perde il Milan dall'assenza di Theo Hernandez?
"Tantissimo perché Theo Hernandez è un attaccante aggiunto e penso che la Fiorentina avrà un bel vantaggio da questo punto di vista. Nonostante il divario di classifica non credo che i rossoneri domani avranno vita facile, anche perché i viola solitamente giocano meglio contro le big".

Pier Cesare BARETTI - DAL 1 LUGLIO 1986 AL 5 DICEMBRE 1987
Giornalista e direttore della Lega Calcio fu chiamato dai Pontello per guidare la società senza attingere ai soldi della proprietà.
Aveva una grande passione ed una visione avanzatissima del calcio che spiegava a tutti, a partire dai tifosi. Il suo programma era quello di un calcio sostenibile in cui l’organizzazione e il sapere potevano portare a raggiungere successi, anche senza enormi investimenti finanziari.
Aveva gettato le basi per una squadra costruita sui giovani talenti ma non ebbe il tempo di portare a termine il progetto:
Pier Cesare Baretti morì alle 11:38 del 5 dicembre 1987, all'età di 48 anni, in un incidente aereo, su una montagna del Pinerolese, precipitando con un "Cessna 172" su un costone immerso nella nebbia, in località Montagnassa, a circa 800 metri di altitudine sulle montagne di Piossasco.

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