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TMW RADIO - Franchi (LND): "Coronavirus, la Lega di Serie A doveva dare l'esempio"

TMW RADIO - Franchi (LND): "Coronavirus, la Lega di Serie A doveva dare l'esempio"TUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
giovedì 12 marzo 2020, 18:27Altre Notizie
di TMWRadio Redazione
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Francesco Franchi, consigliere Federale per la Lega Nazionale Dilettanti, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Francesco Franchi, figlio dell’indimenticato ex presidente della Figc e dell’Uefa Artemio Franchi e consigliere della LND, ha parlato a Stadio Aperto, nel pomeriggio di TMW Radio.

Un pensiero su cosa sta accadendo?
"Purtroppo la situazione è drammatica. La situazione dovrebbe essere chiarita anche in sede Uefa. Oggi sono due i calciatori in A positivi. Il virus non guarda in faccia  nessuno e bisogna porre rimedi. Sono perplesso che la Uefa non abbia preso decisioni e abbia deciso solo oggi di rinviare la partita di Champions della Juventus. Il presidente Ceferin ha convocato tutti i presidenti delle Federazioni per fare il punto della situazione. Spero sia la volta buona per prendere decisioni, seppur dolorose. la salute prima di tutto però. Non si può pensare che per interessi economici, si metta da parte la salute di giocatori e non solo. Stiamo continuando a giocare per rispettare i contratti tv, ma stiamo mettendo a rischio al salute di tutti. Sarebbe stato meglio se il calcio fosse stato da esempio alla società".

Quanto fa male una Serie A che ha mandato fino a pochi giorni fa in campo questi calciatori?
"Fa molto male. Mi dispiace che non ci sia un Governo del calcio che immediatamente si rendesse conto della situazione, prendendo subito dei provvedimenti. Come tutti dicono da giorni, le terapie intensive in Italia sono poche. Se la pandemia cresce, dovremmo fare scelte tra chi curare e chi no. E sarebbe devastante dal punto di vista morale. Una situazione straordinaria richiede soluzioni difficili e straordinarie. Servirà fare allenamenti individuali nei club, non si possono tenere a rischio i ragazzi".

Aumentano intanto i casi in tutta Italia di Coronavirus:
"Sono numeri che fanno paura, abbiamo poi due calciatori asintomatici. Chissà quanti sono positivi senza saperlo".

Gestire il mondo del calcio in Italia ed Europa è difficile. La decisione della Uefa di non decidere ancora resterà impunito?
"Questo è un mondo democratico, ma qualcosa deve succedere. Non è pensabile che questa situazione, che riguarda tutti, non sia affrontata con determinazione. Accetto con difficoltà che il mondo del calcio, uno dei più ricchi in assoluto, non debba applicare certe regole. I soldi sono importanti, ma la salute non ha prezzo".

Diverse però le decisioni di fermare tutto:
"Ho apprezzato molto la posizione di Cosimo Sibilia, che ha deciso di fermare un movimento che impatta su un milione di ragazzi e quello della regione Toscana che ha suggerito di sospendere anche gli allenamenti. Credo che siano posizioni di grande responsabilità che vanno apprezzate. Speriamo in futuro di saper censurare chi non si è comportato così ed elogiare chi ha fatto il bene del Paese. Il calcio dilettanti è fatto di tanti volontari. Non è possibile che la Lega di A, la vetrina di questo movimento, non dia l'esempio".

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