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Le "3 cose" su Venezia-Ascoli
domenica 29 novembre 2020, 09:00Primo Piano
di Edoardo Ciriaci
per Tuttoascolicalcio.it

Le "3 cose" su Venezia-Ascoli

Attacco che non “attacca”. L’Ascoli trova il gol anche a Venezia. Il suo quinto stagionale che non viene però, ancora una volta, da un attaccante. Ad illudere l’Ascoli di poter strappare la vittoria ai veneti è capitan Pucino che, sfruttato un meraviglioso cross di Kragl dall’out di sinistra, spalanca il piattone destro e beffa Plizzari portando l’Ascoli sul momentaneo vantaggio di 0 a 1 poi vanificato dalla remuntada arancioverde. Preoccupa un pò la mancata partecipazione attiva delle torri centrali, Bajic a parte dopo il gol contro la Reggiana, che ancora faticano a farsi trovare pronti e faticano soprattutto a svolgere il loro compito principale: SEGNARE.

Il gol di Aramu. E’ il cinquantacinquesimo minuto, Aramu stoppa e si alza il pallone con il destro, rovescia e gonfia la rete con uno dei gol più belli e pesanti della sua carriera. Bello per lui, pesante per l’Ascoli che da quel momento accusa il colpo e crolla in balìa del Venezia che per una 20ina di minuti costringe il Picchio a tirare i remi in barca e difendersi a più non posso dalle continue imbarcate dei veneti che solo al 70’ trovano il gol del 2 a 1 che chiude definitivamente i giochi. L’Ascoli non riesce più a reagire e registra la sua quinta sconfitta stagionale.

Gli ex. Match del cuore per l’Ascoli in campo e fuori, soprattutto fuori, dove in una panchina siede Bertotto che vuole riscattarsi e convincere società e tifosi di essere ancora in grado di gestire il compito che gli è stato affidato. Dall’altra panchina tutta amarcord per i bianconeri che ritrovano mister Paolo Zanetti (che allenatò l’Ascoli la scorsa stagione fino alla sconfitta interna di dicembre contro il Frosinone. Vanto, per un giornata, anche il primato in classifica) ed il “cobra” Andrea Soncin nelle vesti di allenatore in seconda. Può sorridere mister Zanetti che nel prepartita aveva dichiarato di non avere nessun tipo di rancore con e verso l’Ascoli, ma sicuramente il desiderio di una rivincita personale era innegabile. Entrambi a dare direzioni anche a Felicioli, difensore ex Ascoli ora in forza al Venezia.