Picerno, si separano le strade con Tomei. Il Dg: "Vuole misurarsi con piazza più blasonata"

Conferenza di fine stagione per il Picerno, con il Direttore Generale Vincenzo Greco che ha fatto il punto della situazione, su quello che è stato il campionato dei rossoblù (terminato, dopo la regular season, con il Primo Turno della Fase a Gironi dei playoff) e su quello che sarà il futuro. Che non sarà insieme a mister Francesco Tomei.

Ad annunciarlo, proprio il citato dirigente: "Longo e Tomei sono state due scommesse vinte, e con quest'ultimo ci siamo confrontati anche dopo la gara di Potenza, e il confronto è stato leale come sempre: noi abbiamo una strada da perseguire, da continuare, quella della valorizzazione dei giovani e del giusto utilizzo di giocatori over, non abbiamo l'ossessione del risultato a tutti i costi, per prima cosa noi vogliamo sempre la salvezza. Ottenuta quella, magari si punta a nuovi obiettivi. Tomei ha avuto la nostra fiducia nonostante l'esonero dell'anno prima a Monopoli, era per noi la persona giusta che si prendeva comunque un'eredità non facile, ma adesso vuole confrontarsi con una società più blasonata, che ha programmi più ambiziosi dei nostri, e serenamente, nonostante abbia ancora un anno di contratto con noi, le strade si separeranno. Decideremo poi la formula".

Si parla quindi del futuro tecnico: "Abbiamo iniziato un percorso importante con mister Longo, fatto di calcio propositivo e offensivo, e chi arriverà dovrà mantenere questa linea, sposando le nostre idee di far calcio, ovvero la valorizzazione dei giovani e lo sfruttare la rosa a sua disposizione nella sua totalità, dando maggior minutaggio a tutti. A ogni modo vorremmo qualificarci ai playoff, ma il tecnico sarà giovane, non uno affermato per questa categoria, ma uno che ha già avuto la possibilità di allenare prime squadre in categorie inferiori: serve la fame di raggiungere nuovi obiettivi, deve sfruttare l'opportunità di mettersi in mostra. La rosa sarà ringiovanita, non necessariamente con under ma anche con uomini esperti comunque più giovani di chi abbiamo, cambieremo un 50-60% della stessa".