
Gasperini-Percassi, ultimo tango a Zingonia?
Adesso o mai più. Il grande incontro tra i Percassi e Gian Piero Gasperini è vicino, e Bergamo sa bene quanto in gioco ci sia. È questione di giorni, forse ore, e la sensazione è che questo vertice stabilirà non solo il futuro immediato dell'Atalanta, ma anche le ambizioni e la direzione di un club che negli ultimi sette anni è stato protagonista assoluto del calcio italiano ed europeo.
VERTICE IN VISTA – Doveva svolgersi già ieri, o almeno così si vociferava - spiega e fa il punto stamane Il Corriere di Bergamo -, ma gli impegni istituzionali di Luca Percassi a Roma e Gasperini (pare sia partito per Torino a metà mattinata) hanno rimandato tutto a domani o venerdì. Sarà dunque Zingonia, lontano da sguardi indiscreti, a ospitare il summit più importante degli ultimi anni, proprio alla vigilia della trasferta di sabato sera contro il Genoa. Non ci saranno cerimonie, ma una schiettezza necessaria per affrontare un momento cruciale per l'identità futura della Dea.
TRE STRADE, UNA SOLA SCELTA – Sul tavolo, tre possibili scenari. Il primo, il più rassicurante per la piazza, prevede un rinnovo contrattuale di Gasperini fino al 2027. Un accordo che garantirebbe continuità, stabilità e ambizioni chiare. La seconda ipotesi, meno indolore, è quella di una separazione consensuale già questa estate, consentendo al tecnico di tentare una nuova sfida e al club di iniziare un nuovo ciclo. L'ultima opzione è quella di proseguire fino alla naturale scadenza del 2026 senza ulteriori accordi, scenario inedito per la gestione Percassi, da sempre orientata verso una programmazione chiara e definita.
LE GARANZIE DI GASPERINI – Chi conosce Gasperini sa che non sarà una questione puramente economica a spostare gli equilibri, quanto la visione tecnica e strategica sul futuro della rosa. È logico attendersi che il tecnico chieda rassicurazioni precise sulla competitività della squadra, per puntare a ripetere le straordinarie imprese delle ultime stagioni. Dal canto loro, i Percassi sono notoriamente pragmatici: la cessione di un big davanti a offerte importanti resta inevitabile, ma ogni partenza è sempre stata accompagnata da acquisti mirati e investimenti lungimiranti.
FUTURO E MERCATO – È facile immaginare una partenza di Ademola Lookman, il cui valore è schizzato alle stelle dopo una stagione memorabile, ma la speranza è trattenere altri pilastri fondamentali come Retegui, Ederson, Djimsiti e soprattutto Carnesecchi. La qualificazione in Champions garantisce introiti per 55-60 milioni, un tesoretto che potrebbe mitigare la necessità di ulteriori cessioni. Anche così, serviranno operazioni intelligenti sul mercato, per garantire una rosa adeguata alle ambizioni.
GIOVANI E PROGRAMMAZIONE – La gestione dei numerosi prestiti sarà un altro aspetto delicato del futuro nerazzurro. Tanti giocatori torneranno alla base, ma quanti di loro saranno pronti o ritenuti adeguati da Gasperini è ancora tutto da valutare. Non solo quantità, dunque, ma una valutazione attenta sulla qualità e sull'età media del gruppo. Il futuro dovrà essere costruito sul modello che ha portato Bergamo in Europa: programmazione, lungimiranza e coraggio di investire sui giovani.
ASPETTANDO IL VERDETTO – Bergamo trattiene il respiro in attesa di capire cosa uscirà dall'incontro decisivo. Una cosa è certa: da questo vertice dipenderà molto, forse tutto. Non solo il nome dell'allenatore per la prossima stagione, ma anche la continuità di un progetto che ha portato una città intera a vivere un sogno ad occhi aperti. Quello dell’Atalanta ai vertici del calcio italiano ed europeo.
Il tempo delle scelte è arrivato. Sarà ancora Gasp, o a Zingonia inizierà un nuovo capitolo? Sabato sera a Genova, forse, avremo già qualche risposta.







