
Atalanta, la Champions vale oro: nelle casse almeno 45 milioni
La Champions League 2025/26 non è soltanto una vetrina di prestigio internazionale, ma anche un'autentica miniera d'oro per l'Atalanta. Grazie al recente successo contro la Roma, i nerazzurri hanno staccato con largo anticipo il biglietto per la seconda edizione della nuova Champions, assicurandosi introiti economici rilevanti che contribuiranno a rafforzare ulteriormente il club bergamasco.
IL PREMIO PER LA PARTECIPAZIONE - La semplice qualificazione al torneo garantisce già una cifra di tutto rispetto. Ogni squadra delle 36 partecipanti riceverà infatti 18,62 milioni di euro solo per aver raggiunto la prima fase, una somma in crescita rispetto ai precedenti 15,64 milioni garantiti nel ciclo 2021-2024. Questa cifra verrà versata in due tranche: un anticipo di 17,87 milioni e un saldo finale di 750.000 euro.
BONUS LEGATI AI RISULTATI - La nuova formula - scrive Calcio e Finanza - prevede premi economici anche legati ai risultati sportivi, sebbene con importi leggermente inferiori rispetto al passato. Una vittoria garantirà ora 2,1 milioni (contro i precedenti 2,8), mentre un pareggio porterà nelle casse del club 700 mila euro (invece di 930 mila). A questa voce si aggiunge un'ulteriore quota distribuita in base al piazzamento finale nella prima fase, con l'ultima classificata che riceverà almeno 275 mila euro. Una somma che potrà aumentare in base al numero totale di pareggi ottenuti da tutte le squadre nel torneo, meccanismo già attivo nella stagione in corso.
IL NUOVO PILASTRO "VALUE" - Una delle grandi novità introdotte dalla UEFA riguarda il cosiddetto pilastro "value", un sistema pensato per accorpare in un’unica voce il market pool (diritti TV) e il ranking storico dei club. Questo pilastro distribuirà complessivamente circa 853 milioni di euro, con una ripartizione stimata del 72% per la parte europea (diritti televisivi) e del 28% per quella non europea (ranking storico).
Per quanto riguarda l’Atalanta, in base alla stima elaborata considerando la posizione del mercato italiano (quinto dietro Francia, Inghilterra, Spagna e Germania), ai nerazzurri spetteranno circa 18,44 milioni dalla quota europea e circa 7,89 milioni dalla quota relativa al ranking storico.
INCASSI MINIMI CERTIFICATI - Sommando dunque tutti questi fattori, l’Atalanta si è già assicurata un minimo di 45,23 milioni di euro, cifra garantita persino nello scenario estremo (e improbabile) di zero punti conquistati e ultimo posto nel girone unico della nuova Champions. Una base economica già notevole che può soltanto crescere, e sensibilmente, in base ai risultati sportivi effettivamente ottenuti.
IL POTENZIALE DI UNA GRANDE OPPORTUNITÀ - Difficilmente il club bergamasco si fermerà a questi numeri. La squadra di Gasperini ha già dimostrato di saper competere con le grandi d’Europa, e ogni punto conquistato nella fase a girone garantirà ulteriori entrate. Senza dimenticare i possibili bonus derivanti dai risultati sul campo, che rendono ancor più ambiziosa l’avventura europea del club lombardo.
UNA MINIERA PER PROGRAMMARE IL FUTURO - Questi introiti costituiscono una fondamentale base finanziaria che permetterà all’Atalanta di consolidare la sua posizione di vertice in Serie A e in Europa. Investimenti mirati e rafforzamenti strategici saranno possibili grazie a questo tesoretto già garantito dalla sola partecipazione al massimo torneo continentale. In altre parole, il futuro si annuncia ancora più luminoso per la Dea, che può guardare ai prossimi anni con grande fiducia.
Per l'Atalanta, insomma, questa Champions rappresenta non solo una vetrina, ma una concreta opportunità di crescita e di consolidamento ai massimi livelli. Una chance che Bergamo non intende lasciarsi sfuggire.







