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Gasperini svela il segreto dell'Atalanta a Confindustria Bergamo: "Carnesecchi e Musso come due manager"
Oggi alle 20:28Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Gasperini svela il segreto dell'Atalanta a Confindustria Bergamo: "Carnesecchi e Musso come due manager"

Il tecnico nerazzurro ospite di Confindustria Bergamo: "Nel calcio, come nelle aziende, a volte l’equilibrio arriva grazie al caso"

Gian Piero Gasperini è stato ospite speciale all’assemblea aperta del Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo, tenutasi presso l’auditorium dell’Accademia della Guardia di Finanza. Il tecnico dell'Atalanta, accolto come relatore d’eccezione, ha raccontato con grande schiettezza uno dei retroscena più interessanti della recente vittoria dell'Europa League, rivelando come il dualismo tra i portieri Juan Musso e Marco Carnesecchi sia stato cruciale nella gestione dello spogliatoio.

IL DUALISMO VINCENTE - "Avevo chiesto esplicitamente al club di cedere uno dei due portieri per evitare potenziali tensioni interne, ma nessuno ha lasciato Bergamo. Ero preoccupato dalla presenza di due titolari così forti e competitivi, un po’ come se in una delle vostre imprese si trovassero contemporaneamente due amministratori delegati", ha spiegato Gasperini con il suo consueto pragmatismo. "Ma alla fine, la soluzione è arrivata proprio da loro. Musso ha deciso di accettare serenamente il ruolo di portiere nelle competizioni europee, mentre Carnesecchi, che stava emergendo prepotentemente, ha giocato prevalentemente in campionato. Il merito non è mio, ma della maturità dei ragazzi e soprattutto delle loro compagne, grazie alle quali Juan e Marco sono diventati grandi amici fuori dal campo".

VALORIZZARE PIÙ CHE VINCERE - Nel suo intervento - come ripreso da BergamoeSport.it - Gasperini ha anche sottolineato con forza un principio che guida da sempre la filosofia dell’Atalanta: "Qui a Bergamo si punta soprattutto alla valorizzazione dei calciatori. Certo, vincere è importante, ma il vero successo è quello di formare e far crescere talenti". Ha poi aggiunto: "Ho trascorso molti anni nei settori giovanili, e spesso ci si focalizza troppo sui risultati immediati, causando danni enormi alla crescita sportiva dei ragazzi. È un errore scegliere solo in base a caratteristiche fisiche, trascurando talento e creatività".

IL MODELLO BARCELLONA - Gasperini ha voluto indicare come esempio virtuoso il modello del Barcellona: "Li abbiamo affrontati in Champions League e ho visto una squadra piena di giovani tecnicamente dotati, che rispecchiano perfettamente le caratteristiche fisiche e tecniche della loro cultura mediterranea. Non hanno bisogno di giocatori alti due metri, puntano sulla qualità tecnica e sull’identità".

IL VALORE DELLA SQUADRA - Il tecnico nerazzurro ha ribadito con forza l’importanza di creare un collettivo unito e motivato, anche se ha voluto precisare che non esiste una formula magica universale: "In carriera ho incontrato giocatori con talento cristallino ma incapaci di mettersi al servizio della squadra. La vera differenza la fa chi riesce a integrarsi in un contesto armonioso. Anche la migliore delle strategie, senza spirito di gruppo, non porta risultati".

LA SFIDA DEL FUTURO - Infine, Gasperini ha concluso con un messaggio di stimolo per le PMI presenti all’evento, ma valido anche per il suo futuro a Bergamo: "Il calcio è come un'impresa: per vincere davvero devi saper superare i tuoi limiti e sfidare te stesso ogni giorno. Ecco, questo è il vero significato di successo, nello sport come nelle aziende".

Un messaggio chiaro e incisivo che racconta perfettamente il suo modo di intendere il calcio, dentro e fuori dal campo.