Musah, la vittoria della pazienza e il cuore per Pašalić: "Ci sono cose più grandi del calcio"
Una vittoria sudata, cercata e trovata quando il destino sembrava ormai aver scritto un pareggio. Ai microfoni di Sky Sport, Yunus Musah analizza con lucidità il successo del Ferraris, sottolineando come la superiorità numerica non si sia tradotta automaticamente in una passeggiata. «Non si può mai sapere, quando una squadra rimane in 10 e si schiaccia così all'indietro è difficile penetrarli», ha spiegato il centrocampista nerazzurro. La chiave è stata la testa: «È difficile avere pazienza e non avere frustrazione. Abbiamo fatto bene, senza mollare fino alla fine».
CONSAPEVOLEZZA E CLASSIFICA – Tre punti che non muovono solo la classifica, ma rafforzano l'autostima di un gruppo che guarda tutti dall'alto. La posizione privilegiata nella "parte sinistra" della graduatoria è un fattore psicologico determinante. «Sicuramente aiuta», conferma Musah. «La squadra in tanti momenti ha sentito di essere forte, questo successo sarà fondamentale ed aiuterà per il resto della stagione». Una prova di maturità che lancia la Dea verso i prossimi obiettivi con rinnovata fiducia.
UN PENSIERO PER MARIO – Ma la vittoria di Genova assume un valore speciale che va oltre i tre punti, trasformandosi in un abbraccio virtuale a chi sta vivendo ore drammatiche. La chiosa finale di Musah è tutta per il compagno colpito dal lutto: «Tante cose sono più grandi del calcio, il nostro amico Mario sta soffrendo e speriamo che questa vittoria possa aver portato una piccola soddisfazione». Parole da leader emotivo, che testimoniano l'unità granitica dello spogliatoio atalantino.
© Riproduzione Riservata






