Sotto l'albero c'è una Dea rinata: il regalo di Hien vale più di tre punti
Il panettone ha un sapore decisamente più dolce in casa nerazzurra. Non tanto per l'estetica della prestazione offerta al Ferraris, quanto per il peso specifico di quel pallone spinto in rete da Isak Hien al 94'. In un campionato spezzatino, pieno di asterischi e rinvii post-Supercoppa, l'Atalanta aveva maledettamente bisogno di ossigeno puro. I tre punti strappati al Genoa sono il regalo di Natale perfetto: insperato per le modalità, ma fondamentale per la classifica. La squadra di Palladino ha dimostrato di saper soffrire e di avere quel cinismo che spesso, in passato, era mancato proprio sul più bello.
DALLA PAURA ALL'AMBIZIONE – Passare dal tredicesimo al nono posto in una notte cambia la prospettiva. La zona Europa, che sembrava allontanarsi pericolosamente, è tornata nel mirino, distante solo una manciata di lunghezze considerando i recuperi. Ma il vero regalo che Palladino ha scartato è la consapevolezza del gruppo: vincere "sporco" aiuta a cementare lo spogliatoio più di mille goleade. La Dea arriva al pranzo di Natale con la pancia un po' più piena e la testa libera da fantasmi.
TESTA AL BIG MATCH – La tregua festiva, però, durerà un battito di ciglia. Domenica a Bergamo arriva l'Inter capolista ferita dalla Supercoppa. Sarà il vero esame di maturità per capire se questa Atalanta è guarita definitivamente o se il blitz di Genova è stato solo un episodio felice. Per ora, però, godiamoci la festa: Hien si è travestito da Babbo Natale e ha consegnato il pacco giusto in tempo.
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