Lazio, il mercato è un rebus ma spunta una tentazione nerazzurra: Fabiani punta Maldini, Lotito frena
Il mercato di gennaio bussa alle porte, ma in casa Lazio l'eco che risuona è quello del "vorrei ma non posso". O meglio, "non posso finché non vendo". Tra le pieghe di una sessione che si preannuncia complicata e bloccata per i biancocelesti, spunta però un nome che fa drizzare le antenne ai tifosi della Dea e allo staff di mercato di Zingonia: Daniel Maldini. Il talento in forza all'Atalanta è finito nel mirino del direttore sportivo Angelo Fabiani, ma la strada per portarlo nella Capitale è lastricata di ostacoli economici che, al momento, rendono l'operazione più un desiderio che una trattativa reale.
NO AI SALDI, PRIMA LE CESSIONI – La direttiva presidenziale a Formello è scolpita nella pietra: Claudio Lotito ha chiuso i rubinetti. Per comprare bisogna prima vendere, e incassare bene. Niente anticipi di cassa, niente scommesse al buio. Il mercato in entrata della Lazio è congelato in attesa di liquidità, il che pone l'Atalanta in una posizione di relativa tranquillità: senza un'offerta pesante e concreta, i gioielli a disposizione di Raffaele Palladino non si toccano. La strategia laziale rischia di muoversi solo sulle intenzioni, con un saldo che oggi è fermo allo zero.
LA SUGGESTIONE MALDINI E I SOGNI DI SARRI – Qui si inserisce l'intreccio con Bergamo. Maurizio Sarri cerca un attaccante diverso, più mobile, un "falso nove" alla Mertens per intenderci, dato che il feeling tecnico con Castellanos non è mai sbocciato del tutto. Se i sogni Raspadori o Loftus-Cheek sono chimere economiche e Oyarzabal (valutato 40 milioni in estate) è irraggiungibile, il ds Fabiani sta spingendo forte internamente per Daniel Maldini. Il fantasista dell'Atalanta piace per tecnica, visione e duttilità, rappresentando l'alternativa giovane e di qualità. Sullo sfondo resta anche l'idea romantica di un Insigne in attesa, ma la pista nerazzurra è quella che stuzzica di più la dirigenza sportiva laziale.
IL TESORETTO DIPENDE DA TATY – Per trasformare l'interesse per Maldini in un'offerta da recapitare ai Percassi, però, serve un miracolo in uscita. I nomi caldi sono due: Taty Castellanos e Nuno Tavares. L'attaccante ha sirene brasiliane (Flamengo), ma Lotito non scende dalla richiesta di 35 milioni, cifra proibitiva per il Sudamerica. Il terzino piace all'Al-Ittihad, ma servono almeno 15 milioni (considerando la percentuale da girare all'Arsenal). Se non si sbloccano queste uscite, il portafoglio laziale resterà vuoto.
Per ora, dunque, Palladino può stare sereno. La Lazio guarda a Maldini con interesse, ma ha le mani legate dai conti. A meno di improvvisi incassi milionari dalla Capitale, il talento figlio d'arte continuerà a disegnare calcio sul prato della New Balance Arena.
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