
Atalanta, in nove con le Nazionali: Carnesecchi unico azzurro, ma gli infortuni pesano
Per l’Atalanta sarà una sosta delle Nazionali anomala, con numeri ben più contenuti rispetto al passato. Sono dieci i giocatori convocati dalle rispettive selezioni, ma con due asterischi pesanti: Charles De Ketelaere e Odilon Kossounou, entrambi alle prese con infortuni che ne mettono in dubbio la partenza per i ritiri di Belgio e Costa d’Avorio. La buona notizia per la Dea è che Kossounou - riferisce La Gazzetta dello Sport - è stato dispensato dalla Costa d’Avorio, senza necessità di essere visitato dallo staff medico della sua nazionale. Il difensore Hien, invece, rientrato sabato contro il Como, raggiungerà regolarmente la Svezia.
ASSENTI PESANTI E TURNOVER FORZATO – Il quadro degli indisponibili ridisegna il volto dell’Atalanta “internazionale”. Restano fuori Bellanova, Scamacca, Zalewski e Kolasinac, tutti fermi ai box, mentre anche Scalvini — nonostante la convocazione sfiorata — resterà a Zingonia per completare il recupero. Juric avrà dunque un gruppo ridotto su cui lavorare durante la sosta, con gli altri big impegnati oltreconfine.
CHI PARTE, CHI RESTA – Nel dettaglio - scrive L'Eco di Bergamo -, dieci giocatori nerazzurri vestiranno la maglia delle rispettive nazionali: Carnesecchi (Italia), Hien (Svezia), Djimsiti (Albania), Pasalic (Croazia), Samardzic (Serbia), Sulemana (Ghana), Lookman (Nigeria), Krstovic (Montenegro) e De Ketelaere (Belgio). A questi si aggiungono i “non convocati” illustri: Ederson, Musah e de Roon, oltre agli italiani Maldini, Brescianini e Zappacosta. In totale, contando anche i potenziali esclusi per infortunio, il giro internazionale atalantino resta intorno ai quindici elementi.
UN MOSAICO MONDIALE – Curiosamente, dieci giocatori per dieci nazioni diverse: una mappa globale della nuova Atalanta di Juric, che si estende dall’Europa all’Africa. In totale, sono diciannove le partite in calendario per i nerazzurri impegnati, la maggior parte legate alle qualificazioni per il Mondiale 2026. Unica eccezione, l’amichevole dell’Albania di Djimsiti contro la Giordania.
IL PROGRAMMA – Si parte mercoledì 8 ottobre con la sfida del Ghana di Sulemana contro la Repubblica Centrafricana in Marocco. Giovedì toccherà a Pasalic (Croazia) e Krstovic (Montenegro), mentre venerdì sarà il turno di Hien (Svezia-Svizzera), Lookman (Lesotho-Nigeria), e — se recupereranno — De Ketelaere (Belgio-Macedonia del Nord) e Kossounou (Seychelles-Costa d’Avorio). Sabato sarà la volta di Carnesecchi, in campo con l’Italia a Tallinn contro l’Estonia, e del derby balcanico tra Samardzic e Djimsiti in Serbia-Albania. Il secondo blocco inizierà domenica con Croazia-Gibilterra e Ghana-Comore, per poi proseguire lunedì con Montenegro-Liechtenstein, Svezia-Kosovo e, forse, Galles-Belgio. Martedì chiuderanno il programma Italia-Israele, Andorra-Serbia, Nigeria-Benin e l’amichevole Albania-Giordania.
Alla fine della pausa, Juric ritroverà molti dei suoi uomini, ma con la solita preoccupazione legata ai rientri: evitare nuovi stop sarà la priorità assoluta. Se la sfortuna resterà lontana, la sfida contro la Lazio del 19 ottobre potrà segnare il primo vero ritorno dell’Atalanta al completo.







