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Italia, Gattuso in conferenza: “Ahanor e Tresoldi? Li sto seguendo, potrebbero vestire l’azzurro"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 14:43Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Italia, Gattuso in conferenza: “Ahanor e Tresoldi? Li sto seguendo, potrebbero vestire l’azzurro"

Il ct dell’Italia ha parlato in conferenza da Coverciano: entusiasmo, realismo e qualche novità in vista delle sfide con Estonia e Israele.

Dalla sala magna di Coverciano, Gennaro Gattuso ha aperto ufficialmente la settimana azzurra che porterà alle due gare decisive per la qualificazione al Mondiale 2026 contro Estonia (11 ottobre) e Israele (14 ottobre). Il commissario tecnico ha affrontato con tono deciso tutti i temi caldi: dalle convocazioni alle nuove idee tattiche, passando per le prospettive future della Nazionale. «Sarà una settimana impegnativa – ha detto Gattuso – ma vedo un gruppo più pronto e più consapevole rispetto a un mese fa. C’è ancora tanto da migliorare, soprattutto nella lettura dei momenti della partita: dobbiamo imparare ad annusare il pericolo».

SU TRESOLDI E AHANOR – Il ct ha confermato l’interesse per Nicolò Tresoldi, attaccante del Bruges, e Honest Ahanor, difensore classe 2008 dell’Atalanta: «Li ho seguiti in Atalanta-Bruges e mi hanno fatto un’ottima impressione. Stiamo valutando con il presidente e con Buffon se ci sono i presupposti per portarli in azzurro. Sono ragazzi interessanti, che rappresentano bene il futuro».

CAMBI NELL’ATTACCO E LE NUOVE CONVOCAZIONI – Gattuso ha spiegato le sue scelte dopo gli infortuni di Politano e Zaccagni, rimpiazzati da Spinazzola e Piccoli: «Abbiamo deciso di cambiare qualcosa, anche pensando alle due partite che affronteremo in modo diverso. Mi dispiace per chi è rimasto fuori, ma serviva gente pronta. Spinazzola è tornato con grande entusiasmo e disponibilità, Piccoli invece ci dà un’opzione importante davanti». Sulle altre convocazioni: «Cambiaghi è simile a Politano, può giocare su entrambe le fasce e fare le due fasi. Nicolussi Caviglia ha equilibrio e qualità, se giochiamo con il vertice basso è l’uomo giusto».

CHIESA, IL RISPETTO PRIMA DI TUTTO – Il ct ha parlato anche della mancata convocazione di Federico Chiesa, spiegando la decisione condivisa: «Ci sentiamo spesso, lo stresso tanto (ride). Non si sente ancora al 100% e vuole tornare solo quando sarà al massimo. È un ragazzo serio, sa che lo aspetto».

TATTICA E SISTEMA DI GIOCO – Gattuso non esclude novità, ma predica equilibrio: «Il 4-1-3-2 ha funzionato, toccarlo sarebbe folle, ma ogni allenatore deve essere pronto a tutto. Anche se non amo la difesa a tre, potrei usarla se serve. Non devo seguire il mio ego, ma mettere i giocatori nelle migliori condizioni». Sul possibile doppio centravanti ha aggiunto: «È un’opzione, ma vediamo gli allenamenti. Mi interessa più l’atteggiamento che il modulo».

UN MESSAGGIO AL GRUPPO – «Nessun proclama, ma dobbiamo restare concentrati. Non viviamo un momento sereno, è evidente, anche per il clima attorno alla gara con Israele. Ci saranno poche persone allo stadio e tante fuori, lo capisco. Dobbiamo rispettare la situazione, ma anche farci trovare pronti».

KEAN, IL BISOGNO DI UNA SCOSSA – «Moise deve dare qualcosa in più. È un giocatore importante, ma non deve cercare alibi. Gli serve continuità e personalità per essere un punto di riferimento».

Gattuso chiude con ottimismo e ironia, raccontando una telefonata con Fabio Cannavaro, oggi ct dell’Uzbekistan: «L’ho chiamato per fargli i complimenti, gli ho detto che è fortunato a essere già al Mondiale (ride). Per noi, invece, ogni partita sarà una battaglia, ma non ho paura: vedo voglia, compattezza e tanta fame».

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