
Italia, le pagelle: Retegui implacabile, Donnarumma monumentale. Flop Locatelli e Raspadori
DONNARUMMA, voto 8
Due interventi che valgono più di un gol segnato. Prima neutralizza la conclusione ravvicinata di Solomon con un riflesso da fuoriclasse, poi si supera su Gloukh a inizio ripresa, distendendosi alla sua sinistra. Riscatta l’incertezza di Tallinn e trasmette sicurezza a tutta la linea difensiva. Impeccabile nel gioco aereo, più preciso anche coi piedi. Monumentale.
DI LORENZO, voto 6.5
Si concentra soprattutto sulla fase difensiva e raramente si spinge in avanti, ma resta affidabile come sempre. Sulle diagonali è puntuale, sulle coperture preventive impeccabile. Una partita di mestiere e intelligenza tattica, da vero capitano d’esperienza. Solido.
MANCINI, voto 7
Si prende la scena nel finale con il colpo di testa del 3-0, ma la sua partita era già di spessore: concentrato in marcatura, duro quanto basta nei contrasti, preciso nelle letture. Ha meno eleganza rispetto a Bastoni, ma più cattiveria e presenza fisica. Completo.
CALAFIORI, voto 6,5
Un inizio incerto, con qualche leggerezza di troppo: perde il duello aereo su Khalaili e regala a Israele la prima grande occasione. Col passare dei minuti cresce in sicurezza, anche in uscita palla al piede. Nella ripresa ritrova calma e posizionamento. In ripresa.
CAMBIASO, voto 7
Spinta costante e buona propensione al cross. È lui a creare la prima occasione del match con una discesa di qualità. Alterna momenti di brillantezza a qualche imprecisione nella scelta dell’ultimo passaggio, ma non smette mai di offrire soluzioni in ampiezza. Instancabile.
Dal 85’ SPINAZZOLA, SV
BARELLA, voto 6
Partita di sacrificio. Meno appariscente del solito, ma utile nel raccordo tra i reparti. Cambia spesso posizione per non offrire punti di riferimento e chiude spazi con la consueta generosità. Un giallo nel finale non ne offusca la prestazione. Operoso.
LOCATELLI, voto 5
Preferito a Cristante per dare geometria e copertura, ma non riesce mai a trovare il passo giusto. Il ritmo della manovra è compassato, le verticalizzazioni rare. Alterna qualche buon recupero a momenti di confusione in impostazione. Opaco.
Dal 86’ CRISTANTE, SV
TONALI, voto 6
Si propone con costanza tra le linee e guadagna il rigore che sblocca la gara. Quando il campo si accorcia, fatica a trovare profondità nei passaggi, ma resta prezioso in copertura. Un giallo nel finale a completare una serata di sostanza più che di brillantezza. Regolare.
Dal 93’ CAMBIAGHI, SV
DIMARCO, voto 6.5
Meno esplosivo rispetto alla gara precedente, ma comunque incisivo nei momenti chiave. Copre bene la fascia sinistra e serve l’assist perfetto per la rete di Mancini. Meno costante nella spinta, più attento in copertura. Concreto.
RASPADORI, voto 5
Gira largo e cerca spazi senza mai trovarli. La sua generosità non basta a incidere: fatica a dialogare con Retegui e non trova mai lo spunto decisivo. Esce all’intervallo dopo un primo tempo di movimento sterile. Sfumato.
Dal 46’ P. ESPOSITO, voto 6
Entra con entusiasmo e forza fisica, ma spreca una grande occasione per chiudere il match. Prezioso nel pressing, meno lucido sotto porta. Istintivo.
RETEGUI, voto 8,5
È il volto dell’Italia di Gattuso. Freddo dal dischetto al termine di un primo tempo complicato, poi si inventa il 2-0 con una traiettoria perfetta sotto l’incrocio. Non sbaglia mai atteggiamento, lavora per la squadra e finalizza come un bomber consumato. Cinque gol e quattro assist in quattro gare: il centravanti che mancava. Implacabile.
Dal 92’ PICCOLI, SV
CT GATTUSO, voto 7
Ha imparato in fretta dai rischi di Debrecen. Costruisce un’Italia equilibrata, meno spettacolare ma più concreta. I suoi cambi sono tempestivi e mirati, la squadra lo segue con convinzione e solidità. Lavoro tattico evidente e crescita mentale collettiva. Determinato.








