
Il tanto criticato Juric si sta dimostrando all'altezza del compito. Con una nuova Atalanta
L'Atalanta ieri sera al New Balance Stadium ha parzialmente riscattato l'eliminazione dalla Champions League della scorsa stagione. Questa volta al Club Brugge non è bastato uno Tzolis in grande spolvero per avere la meglio di una Dea anche in difficoltà nella prima frazione e mai particolarmente brillante. Eppure efficace, in grado nel secondo tempo di ribaltare il match grazie a due episodi. I nerazzurri hanno vinto in attesa che qualcosa di più arrivi anche dal punto di vista del gioco. Che calciatori come Lookman ed Ederson tornino sui loro livello, che in difesa tornino a disposizione quei due-tre centrali necessari per evitare come ieri sera di doversi completamente reinventare il reparto arretrato.
Però la vittoria è arrivata, la prima in Champions League con Ivan Juric allenatore dopo la sconfitta all'esordio contro il PSG campione d'Europa. "Stiamo creando un bellissimo spirito, la voglia di lavorare. Mancano tantissimi giocatori, ma quelli che non ti aspetti come Ahanor e Bernasconi hanno fatto partite strepitose. Tutti quelli che sono entrati, da Zappacosta agli altri, hanno dato una spinta importante", ha dichiarato il manager croato che ora prima della sosta ha l'insidiosa sfida contro il Como.
Già, la sosta. A settembre dopo i due 1-1 nelle prime due giornate di campionato Ivan Juric era già stato messo in discussione. Serpeggiava malcontento per la scelta, per la decisione di puntare su un allenatore presentato come la copia carbone di Gian Piero Gasperini e che però (almeno per il momento) non si sta rivelando tale. Forse per l'assenza di alcuni giocatori, forse semplicemente perché è un altro allenatore, Juric sta forgiando un'Atalanta che fin qui gioca con un blocco più basso. Aspetta di più gli avversari per poi provare a punirli in ripartenza.
Fin qui è un'altra Atalanta, insomma. Che però stando ai risultati in campionato è partita anche meglio rispetto a quella dell'ultimo Gasperini. La Serie A racconta di una Dea sesta con due vittorie e tre pareggi, con tre punti in più rispetto alla scorsa Serie A. Di una squadra che ha saputo risollevarsi in Champions in una gara che in caso di sconfitta avrebbe già portato con sé scorie importanti in ottica qualificazione.
La verità è che il tanto criticato Juric che alla sosta di settembre sembrava già in discussione s'avvicina oggi a quella di ottobre con risultati decisamente in ripresa. La sua Atalanta non è una squadra brillante, ma calcolando infortuni e assenze il tecnico croato sta ottenendo buoni risultati e soprattutto sta creando un suo gruppo. Non era certo facile riuscirci già a settembre dopo nove anni di Gasperini.
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