Lookman è ancora arrabbiato con l'Atalanta? "No, vivo il momento. E perdono Gasperini"
Ademola Lookman è tornato a parlare in una lunga intervista a ONSport, rete egiziana, partendo dalla AFCON. “Penso che ci sia stato bisogno di far passare un po’ di tempo dopo l’eliminazione dal Mondiale, ma la Coppa d’Africa ora è nostra responsabilità e sappiamo di avere un torneo da giocare. Ci sono partite che arriveranno e vogliamo performare, facendo il nostro meglio gara dopo gara. Lo scorso anno siamo arrivati in finale, quindi vogliamo - se dio vuole - fare un passo successivo. Dobbiamo giocare come una squadra”.
Chi saranno le quattro squadre in semifinale? Ci sarà la Nigeria?
“Speriamo. Ci sono molte squadre forti in Africa, tanti top giocatori. Credo nella mia squadra, visto la formazione che abbiamo e possiamo arrivare in semifinale. Però è difficile dire chi ci sarà”.
Sull’Atalanta.
“Penso che siano successe molte cose, ma ora il focus è come tornare in forma, al massimo. Sto cercando di fare meglio ogni giorno, è la cosa più importante”.
È ancora arrabbiato?
“No, sto vivendo il momento e cercare di performare al meglio che posso”.
Come la vedono I fan?
“Sono tutte le settimane allo stadio e provano a supportare la squadra, applaudendola. Alla fine del giorno la cosa più importante è la squadra, quindi io devo aiutare il club a vincere le partite”.
Su Gasperini.
“Ognuno ha i propri metodi e le proprie ideologie, i modi di allenare e tu puoi prendere queste filosofie insieme. Tutti sono differenti, tra metodi di allenamento e di gestire, ma hanno le loro qualità”.
L'ha trattata in maniera differente?
“Penso che sia un manager molto particolare con i suoi calciatori. Voleva un certo tipo di rendimento, voleva vincere. È un vincente. Ma lo sono anche io, in questo senso avevamo lo stesso obiettivo. Tutti vogliono farlo”.
È stato triste per il suo addio?
“Ognuno prende le proprie decisioni per le sue ambizioni. Ma ha un nuovo capitolo dove può vincere qualcosa, gli auguro il meglio”.
Tre gol contro il Bayer Leverkusen. Qual è il momento migliore?
“Penso un miscuglio di cose. Le celebrazioni dopo la partita, quando tutti erano lì, lo stadio stava esplodendo, i tifosi sulla luna per l’eccitazione. Ero felice per avere vinto l’Europa League, tutta la sera è stata speciale”.
Ha perdonato Gasperini dopo la frase - "Lookman penso sia uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto" (ndr) - dopo il Bruges la scorsa stagione?
“Non c’è niente da perdonare, quello che è successo è successo, quanto è stato detto è stato detto. È quello che è. Oggi è un altro giorno”.
Quindi lo ha perdonato?
“Sì, quello che è fatto è fatto, non vivo nel passato”.
Ha giocato con l'Inghilterra Under 17...
“Penso che il passato è passato. Ho vinto un trofeo con l’Inghilterra tanti tanti anni fa. Ora gioco e rappresento la mia nazione, in una squadra piena di giocatori fantastici che portano il mio giocare a un altro livello. Non penso a quello che poteva essere e non è stato”.
Sul futuro.
“Spero sia grande e splendente, sono positivo e penso positivamente alle cose, sempre. Credo di avere un grande futuro davanti a me, puoi pensare a cosa sta per arrivare ma l’importante è ora e come posso essere la migliore versione di me attualmente”.
Meglio LaLiga o la Premier?
“Non lo so, questo è nelle mani dei manager. Credo che entrambe siano grandi campionati, differente stile di calcio ma entrambi attrattivi”.
Sul caso Salah.
“Non posso parlarne dei casi di altre persone, ma è un’icona per noi e per l’Africa, una persona e un giocatore straordinario”.
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