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La fisica Nigeria o la tecnica Cina. Quale avversaria per l'Italia agli ottavi?
Cina o Nigeria, Nigeria o Cina. Una di queste due Nazionali sarà l’avversaria dell’Italia negli ottavi di finale. Chi lo sapremo con certezza alla fine della fase a gironi, ma intanto proviamo a conoscere meglio le due compagini.
La Nigeria è la più forte delle squadre africane, dominatrice del proprio continente con 11 Coppa d’Africa conquistate su 13 edizioni e una delle pochissime Nazionali sempre presenti dal 1991 a oggi. Una squadra molto fisica, atletica che in fase di qualificazione ha mostrato una difesa molto solida, solo un gol al passivo, ma che in Francia in queste prime tre gare non si è dimostrata altrettanto imperforabile con quattro gol al passivo (ma la Francia è riuscita a segnare solo su calcio di rigore). Dietro, a guidare il reparto, c’è una veterana come Onome Ebi, cinque mondiali per lei, mentre in avanti c’è la vera stella: Asisat Oshoala, centravanti del Barcellona, è la calciatrice di maggior caratura internazionale. Classe '94 ha grande esperienza internazionale (ha giocato anche in Inghilterra e Cina).
La Cina invece non è più la squadra temibile degli anni ‘90, quando era da annoverare fra le più forti al mondo (nel 1999 perse la finale ai calci di rigore contro gli Stati Uniti) e dominatrice in Asia. Nel nuovo millennio c’è stata invece una flessione, un lento declino visto che l’ultima Coppa d’Asia in bacheca risale al 2007. Il punto di forza è la difesa (solo una rete subita in 3 gare in Francia) col portiere Peng Shimeng, classe ’98, nominata miglior portiere della stagione in Cina grande protagonista sopratutto contro la Spagna. La stella è ovviamente Wang Shuang, attaccante del Psg classe '95, a cui tutta la Cina chiederà di ispirare le compagne e trascinarle oltre gli ostacoli, ma occhio anche alla compagna di reparto Wang Shanshan, top scorer della Coppa d’Asia 2018 con 12 gol. Finora le cinesi in avanti non hanno brillato (un gol all’attivo in tre gare), ma non vanno affatto sottovalutate.
La Nigeria è la più forte delle squadre africane, dominatrice del proprio continente con 11 Coppa d’Africa conquistate su 13 edizioni e una delle pochissime Nazionali sempre presenti dal 1991 a oggi. Una squadra molto fisica, atletica che in fase di qualificazione ha mostrato una difesa molto solida, solo un gol al passivo, ma che in Francia in queste prime tre gare non si è dimostrata altrettanto imperforabile con quattro gol al passivo (ma la Francia è riuscita a segnare solo su calcio di rigore). Dietro, a guidare il reparto, c’è una veterana come Onome Ebi, cinque mondiali per lei, mentre in avanti c’è la vera stella: Asisat Oshoala, centravanti del Barcellona, è la calciatrice di maggior caratura internazionale. Classe '94 ha grande esperienza internazionale (ha giocato anche in Inghilterra e Cina).
La Cina invece non è più la squadra temibile degli anni ‘90, quando era da annoverare fra le più forti al mondo (nel 1999 perse la finale ai calci di rigore contro gli Stati Uniti) e dominatrice in Asia. Nel nuovo millennio c’è stata invece una flessione, un lento declino visto che l’ultima Coppa d’Asia in bacheca risale al 2007. Il punto di forza è la difesa (solo una rete subita in 3 gare in Francia) col portiere Peng Shimeng, classe ’98, nominata miglior portiere della stagione in Cina grande protagonista sopratutto contro la Spagna. La stella è ovviamente Wang Shuang, attaccante del Psg classe '95, a cui tutta la Cina chiederà di ispirare le compagne e trascinarle oltre gli ostacoli, ma occhio anche alla compagna di reparto Wang Shanshan, top scorer della Coppa d’Asia 2018 con 12 gol. Finora le cinesi in avanti non hanno brillato (un gol all’attivo in tre gare), ma non vanno affatto sottovalutate.
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