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Non solo Kayky: la lista dei 15 talenti brasiliani della Generazione Z da non perdereTUTTO mercato WEB
© foto di Marco Conterio
martedì 13 aprile 2021, 15:15Serie A
di Marco Conterio

Non solo Kayky: la lista dei 15 talenti brasiliani della Generazione Z da non perdere

Non solo Kayky, funambolico possibile nuovo Neymar che il Manchester City ha già prenotato per la prossima stagione. La scuola verdeoro è tornata a produrre non solo qualità ma anche quantità di talento. Dal più noto Kaio Jorge in poi, questa è una lista di 15 nomi scelti da Tuttomercatoweb.com sui crack che giocano ancora in Brasile da tenere d'occhio.

Kaio Jorge (Santos, punta centrale, 2002) La punta di Olinda è senza dubbio il numero nove del futuro del calcio brasiliano. Punta di gran movimento ma dal senso innato del gol. Ha pochissimi difetti se non un fisico da strutturare in mezzo all'area. Ma ha il tempo dalla sua. E il futuro, dalla sua.

Gabriel Menino (Palmeiras, centrocampista centrale) Figlio della generazione d'oro del Palmeiras, Nazionale Under 20 con un destino da grande giocatore. E' il più europeo dei centrocampisti brasiliani: gioca praticamente in tutti i ruoli ma da numero 8 forse rende ancor meglio che in altre mattonelle.

Gabriel Veron (Palmeiras, esterno d'attacco, 2002) Il cognome dell'idolo argentino del padre, il talento indiscusso dei brasiliani che tra spazi stretti e campo aperto sono devastanti. Ala sinistra, ala destra, rapido come un fulmine e con personalità da svendere.

Metinho (Fluminense, centrocampista centrale, 2003) Figlio di un dissidente congolese trasferitosi nelle peggiori favelas dei Rio De Janeiro, è possibile che segua il destino di Kayky e voli anche lui al Manchester City. In Brasile lo accomunano a Pogba per potenzialità, caratteristiche e talento. Strepitoso.

Peglow (Internacional, attaccante, 2002) Per stile di gioco, per intelligenza tattica e prospettiva, più europeo vecchia scuola che brasiliano. Trequartista senza tecnica sopraffina, fisico non certo statuario, è un uomo squadra che però in area e quando si tratta di segnare sa farsi sentire. Deve trovare un suo posto nel mondo, sul terreno di gioco. Poi sarà pronto per diventare grande.

Talles Magno (Vasco da Gama, esterno sinistro offensivo, 2002)
Esterno mancino d'attacco di rara eleganza. Giochi di gambe e passaggi filtranti, non è però solo fumo ma tanta sostanza. Struttura fisica già definita, potenziale illimitato.

Yuri Alberto (Internacional, punta centrale, 2001) Attaccante di gran movimento, lo score realizzativo sin dalla tenera età dimostra che è uno dei più prolifici di tutto il Brasile. A campo aperto, quasi imprendibile.


Danilo (Palmeiras, centrocampista centrale, 2001) Il classico volante basso di stampo sudamericano: intensità, dinamismo, intelligenza tattica, gioco semplice e tanta corsa. Un pivote che inserito in un contesto tattico giusto può diventare importante anche in un grande club.

Lucas Piton (Corinhtians, terzino sinistro, 2000) Il prototipo del terzino sinistro moderno. Corsa, doppia fase, piede vellutato che gli ha permesso sin dall'esordio di metter a segno un assist dopo l'altro. Doppio passaporto, dato di non poco conto. Personalità importante: farà carriera.

Luiz Henrique (Fluminense, seconda punta, 2001) Gioca nel Flu con Kayky: il 34 del Tricolor è seconda punta tecnica, elegante, rapace. Ama le giocate di fino, i tocchi sotto, i tacchi, ma è pure tanta sostanza: in fase realizzativa deve affinarsi ma ha un fisico importante e questo lo rende molto più malleabile per un futuro europeo.

Bruno Gomes (Vasco da Gama, mediano, 2001) Il più aggressivo e tosto centrocampista giovane del calcio brasiliano. Stile argentino, quasi britannico: calcio duro, intensità a mille ma non solo fase difensiva. Sa far ripartire l'azione, ha una conclusione da fuori invidiabile e lanci radiocomandati.

Bruno Praxedes (Internacional, centrocampista centrale, 2002) Mediano dai piedi educati, interno dalla tecnica sopraffina. Mancino puro, geometra del gioco, ha un piede di quelli benedetti dalla Dea Eupalla.

Angelo (Santos, esterno offensivo, 2004) Fisicamente è ancora tutto da sviluppare come atleta e come professionista. Con la palla al piede sprizza Brasile da ogni poro. Tiri, dribbling, assist, visione, l'egoismo necessario per diventare una star.

Matheus Nascimento (Botafogo, attaccante centrale, 2004) Il capellone del Fogao ha una personalità tale da esser pronto da reggere il peso di un attacco. Da solo. Sa quando tener palla, quando inserirsi, quando dare il là all'azione. Generosità al servizio dei compagni, ha segnato valanghe di reti tra i giovani e ora, dopo esser stato il più giovane esordiente della storia del Botafogo, serve che inizi a segnare anche tra i pro.

Tobias Vinicius (Internacional, terzino destro, 2004) Uno dei più giovani della compagnia. Compirà diciotto anni il prossimo febbraio ma per caratteristiche e potenzialità ha destino da grande. Piace a tutte le big: è un terzino destro alla Dani Alves, giusto per scomodare un paragone pesante.