
Ad Avellino brilla la stella di Russo: 'fondamentale' per Biancolino, 'gioiellino' per D'Agostino
“È un giocatore fondamentale, me lo porterei ovunque”. Con queste parole – dette prima del match contro la Carrarese e ribadite dopo l’adrenalinico successo per4-3 in casa dei toscani – il tecnico dell’Avellino Raffale Biancolino ha incensato quel Raffaele Russo che è stato grande protagonista delle ultime uscite in campionato. Dopo essere stato protagonista in Serie C con 15 reti in 86 presenze, di cui sei nella scorsa stagione quando è arrivata la promozione, il classe ‘99 sta mostrando di poter fare la differenza anche in un campionato che non aveva mai affrontato prima ed essere un’arma offensiva in più per una squadra che in quel reparto ha avuto più di un problema con gli stop per infortunio di Andrea Favilli e Gennaro Tutino - i due colpi estivi – e il problema virale che ha colpito Cosimo Patierno.
Dopo una prima da titolare contro il Frosinone in cui non aveva brillato il ragazzo ha saputo sfruttare le occasioni successive: contro il Monza il suo ingresso è stato decisivo per la vittoria finale grazie al gol da cineteca realizzato nel finale di gara che è valso il 2-0 momentaneo. Russo ha poi fatto il bis a Carrara dove, ancora una volta subentrato dalla panchina ha trovato la via del gol (del momentaneo 3-2) favorendo il secondo successo di fila degli irpini. Un impatto importante con il campionato cadetto che ha acceso già i riflettori su Russo.
Difficile però che, anche qualora dovesse continuare così, vederlo lontano da Avellino a breve: sia per il rinnovo triennale firmato a inizio estate sia perché tecnico e dirigenza contano moltissimo sulle sue qualità. “Per me è un giocatore determinante, può dare molto di più, sia a partita in corsa che all’inizio. Ha corsa, tiro, spacca la partita, io me lo porterei ovunque”, ha spiegato ancora Biancolino. Parole a cui si è accodato anche il presidente D’Agostino: “È uno che dà l’anima, è un ragazzo importante per noi, un gioiellino. Ma è più facile andare in Serie A che lui possa parlare. Lui deve parlare in campo”.
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