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Avellino, Biancolino si gioca tanto a Bolzano. Mercato, priorità alla difesaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:49Serie B
di Luca Esposito

Avellino, Biancolino si gioca tanto a Bolzano. Mercato, priorità alla difesa

Prova a ritrovare serenità l'Avellino dopo un mese e mezzo contraddistinto da un solo successo, una marea di gol subiti e qualche sconfitta che sta facendo vacillare la posizione del tecnico Raffaele Biancolino. Se, a inizio stagione, l'entusiasmo post promozione aveva spinto la squadra ad andare oltre ogni difficoltà come testimoniato da rimonte incredibili e successi contro big del calibro del Monza, oggi possiamo dire che sia in atto un'involuzione solo in parte giustificabile con i tanti infortuni che hanno minato il lavoro del mister. I biancoverdi sembrano monotematici, i continui cambi tattici hanno forse creato un po' di confusione e ci sono calciatori decisamente in calo e che non stanno rendendo per quelle che sono le effettive potenzialità. La mancata smentita sulle voci di un esonero testimonia, inoltre, quanto sia delicata la posizione di Biancolino. Tra gli artefici della promozione in B della passata stagione, ma sul banco degli imputati soprattutto per una fase difensiva che sarebbe eufemistico definire lacunosa. Anche qualche dichiarazione pubblica (vedi gestione dell'infortunio di Rigione) non avrebbe fatto fare i salti di gioia a una società che, comunque, gli ha dato la grossa chance di allenare per la prima volta tra i professionisti, riconfermandolo anche in serie B. Il post Empoli è stato particolarmente anomalo, con i calciatori in sala stampa a commentare lo 0-3 e il tecnico in riunione con i suoi più stretti collaboratori e con la dirigenza. Nessuna ipotesi dimissioni, ma la necessità di confrontarsi a cuore aperto per capire quali siano le problematiche e come uscire dalla prima mini-crisi di un campionato comunque apertissimo e che concede agli irpini la possibilità di salvarsi senza passare dagli spareggi. L'unico lato positivo di questo periodo no è il bagno d'umiltà dell'ambiente che, forse, aveva parlato di playoff con troppa disinvoltura. L'Avellino è una neopromossa, mancava in B da tantissimo tempo, ha cambiato molto la scorsa estate, ha un allenatore neofita in panchina e ogni componente deve anzitutto mentalizzarsi sul mantenimento della categoria. Che poi il tifo, il blasone e le potenzialità della società autorizzino a essere ambiziosi in prospettiva futura è un altro discorso. Ora la trasferta di Bolzano, contro un Sudtirol che ha raccolto molto meno di quanto prodotto sul rettangolo verde e guidato da un allenatore del calibro di Fabrizio Castori. Uno dei migliori della categoria. Biancolino dovrà fare la conta dei disponibili, visto che probabilmente saranno out anche Milani e Russo. Per Alessandro Milani è stata riscontrata una lesione distrattiva al flessore destro. Per Raffaele Russo, invece, è stato evidenziato un trauma contusivo all’ala iliaca di destra con un forte ematoma. Il fantasista, sabato scorso, fu costretto a lasciare il campo dopo appena 8 minuti, visibilmente dolorante. E' invece rientrato il caso che animò la vigilia di Avellino-Empoli: Rigione, Manzi e Cagnano sono tornati regolarmente in gruppo e saranno convocati, pur con poche chance di partire dall'inizio. I dubbi di formazione riguardano soprattutto il reparto offensivo, visto che Biasci è incappato in un periodo non brillantissimo e sta facendo fatica in zona gol. Che sia arrivata l'ora di vedere all'opera il tandem Tutino-Patierno, due attaccanti che -per caratteristiche - si completano molto bene? E poi, ovviamente, è tempo di pensare al mercato. I numeri della difesa sono impietosi e il solo Simic sta dando un buon apporto alla causa, con giovani interessanti e con margini di miglioramento (vedi Fontanarosa) che però non devono avere grosse responsabilità sulle spalle. Dovrebbe arrivare almeno un centrale rapido e di categoria, ma non è da escludere si investa anche per un esterno in grado di giocare sia a destra, sia a sinistra. In mediana previsto l'acquisto di una mezzala di interdizione, mentre in avanti molto dipenderà dalle condizioni di Favilli e dal destino di un Lescano già molto corteggiato in C e, in particolare, dalla Salernitana.