La nuova casa dell'Avellino, l'ad: "Un orgoglio per i tifosi. La squadra? Peccato per il 2° posto"
Ci fanno sentire sempre il loro calore. I tifosi saranno il nostro faro, il nostro punto di riferimento, vogliamo avvicinare anche le famiglie allo stadio. Avremo modo di salutare l'attuale Partenio al momento dell'addio, con un evento certamente".
Spazio, poi, anche ad alcune considerazioni sul finale di stagione regolare della formazione di Piero Braglia, reduce una sola vittoria nelle ultime quattro giornate: "Spiace per il secondo posto perso ma spiace dirlo, stiamo tirando un po' il fiato. Dopo la gara con il Bari forse ci siamo anche illusi che il secondo posto fosse cosa fatta. Abbiamo perso un po' di smalto e anche la fortuna ci ha voltato le spalle, anche perché gli episodi ci sono girati anche male, pensando a ieri (con il Teramo) alcuni episodi dubbi su Tito e Carriero dove siamo stati sfortunati. Poi non siamo stati bravi a sfondare la linea difensiva del Teramo, bravo anche il portiere Lewandowski a parare su Maniero su un colpo di testa quasi a botta sicura. Anche D'Angelo deve recuperare un po' di energie, ora lo vedo un po' in una fase di difficoltà, speriamo che per i playoff possa tornare lui insieme a tanti in forma come lo erano a gennaio e febbraio. Bisogna recuperare i cocci e ricostruire quello che avevamo fatto i mesi scorsi. Abbiamo perso troppi punti, cito la gara di Monopoli, e qualche altra. Noi siamo l'Avellino e non possiamo abbassare la guardia"