
Bari, la strategia di Polito: da Pucino a Terranova, tutti gli uomini del diesse
Un gruppo costruito con gente fidata, dalla quale si aspetta risultati importanti. Questa, con le ufficializzazioni degli arrivi dei tre svincolati Gigliotti, Di Gennaro e Pucino, la strategia seguita dal direttore sportivo del Bari Polito nella finestra di contrattazioni appena conclusa. Sono molto numerosi, tra gli acquisti perfezionati dai galletti, i profili che il diesse ha già conosciuto, nel corso della sua lunga carriera nel mondo del calcio, prima da calciatore, ora da dirigente.
Un esempio lampante è Emanuele Terranova, trentaquattrenne proveniente dalla Cremonese, che con l’ex estremo difensore ha condiviso l’esperienza al Sassuolo. Ulteriore esempio, quasi paradigmatico, è quello della Juve Stabia di un paio di anni fa, quando Polito costruì la sfortunatissima squadra che, con Caserta in panchina, retrocesse in C. In forza a quella compagine, c’erano lo stesso Di Gennaro, il portiere Polverino, il terzino Giacomo Ricci ed Alessandro Mallamo.
E, l’anno prima, a quelle latitudini, c’era anche un certo Daniele Paponi, che trascinò i campani alla promozione in cadetteria a suon di gol. E lo stesso Pucino, già compagno di squadra di Polito a Sassuolo, ad Ascoli, nello scorso campionato, è stato, insieme al diesse, uno degli artefici della miracolosa salvezza dei marchigiani.
Per compiere l’impresa di riportare il Bari almeno nella seconda serie nazionale, insomma, il club ha di fatto lasciato carta bianca al buon Ciro. E lui ha risposto riempiendo lo spogliatoio di uomini esperti, dei quali si fida.
Lo stesso Antenucci, a Catania, ha avuto un pezzo di percorso professionale in comune con lui. E Simeri non è stato da meno, tra i suoi trascorsi a Castellammare e gli ultimi sei mesi della passata stagione nelle file dei bianconeri ascolani. Polito sa che quella di Bari è una missione difficile. Ed ha bisogno, fuori e dentro lo spogliatoio, di professionisti dei quali non dubita.







