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Bari, un popolo in lotta per la A: l'espulsione, la paura, quei 3 cambi che han cambiato il destino
sabato 3 giugno 2023, 12:00In Primo Piano
di Giovanni Gaudenzi
per Tuttobari.com

Bari, un popolo in lotta per la A: l'espulsione, la paura, quei 3 cambi che han cambiato il destino

Tutto in 90 minuti. Gli oltre 51 mila spettatori del match di ieri sera al S. Nicola, una muraglia umana colorata di biancorosso, hanno vissuto tutte le emozioni possibili, in una partita, quella tra Bari e Sudtirol, ritorno della semifinale playoff,  che resterà negli annali per aver portato i galletti, per la prima volta da quando esistono in B con l’attuale formula, alla finale degli spareggi per la A.

Alla speranza iniziale, legata alla possibilità per la truppa di Mignani di rimontare l’1-0 a sfavore patito dai baresi a Bolzano all’andata, si sono alternate sensazioni contrastanti. I biancorossi pugliesi, in formazione offensiva, tesa a scardinare il bunker difensivo altoatesino, hanno attaccato a testa bassa per tutta la prima frazione, collezionando almeno 4-5 palle gol senza trovare la rete.

Pochi istanti prima della fine della prima frazione, il patatrac, con l’errore di Ricci, sorpassato in velocità da Curto dopo un appoggio sbagliato. Il calciatore del Sudtirol, lanciato verso la porta di Caprile, è stato steso dal terzino del Bari, che ha preferito l’espulsione ad un potenziale gol avversario. Bari in 10,  all’intervallo sullo 0-0, risultato che avrebbe condannato i galletti ad un’eliminazione immeritata.

Ma, nonostante la paura di non farcela, il pubblico è rimasto accanto alla squadra, senza mollare un centimetro. Mignani, dalla panchina, ha pescato le forze fresche che servivano, inserendo Matino al via del secondo tempo al posto di Bellomo, ma non snaturando l’atteggiamento offensivo della squadra, nonostante l’uomo in meno. E, dopo una buona occasione per Esposito, a venti minuti dalla fine ha fatto i cambi decisivi,mettendo in campo Botta, Folorunsho e Benedetti. E l’azione del gol di quest’ultimo, un minuto dopo l’ingresso in campo, è un manifesto che certifica l’abilità del tecnico genovese. Cross del fantasista argentino, assist di Folo, destro vincente del centrocampista spezzino.

Bari avanti 1-0, quello che serviva per liberare la gioia di un popolo in estasi. I restanti minuti, di sofferenza, hanno visto una città intera spingere in finale questi meravigliosi ragazzi, resistendo agli ultimi assalti degli ospiti. A giocarsi la massima serie ci va il Bari, ed esulta chi, dopo 12 anni di disavventure assortite, tra fallimenti e calcio-scommesse, è passato anche dalla D prima di ritrovarsi, oggi, nuovamente ad un passo dal paradiso della A.