Di Cesare sbroglia matasse, dal gol alla Reggiana a quello al Sudtirol: il capitano ultimo baluardo

Un nome, una garanzia: avrebbe potuto smettere, come dichiarato da lui stesso nel post-partita di Bari-Sudtirol, ed invece Valerio Di Cesare ha deciso di continuare, di non appendere gli scarpini al chiodo, risultando decisivo ancora una volta con la rete del 2-1 ai tirolesi. I tre punti maturati al “San Nicola” portano la firma del capitano, l’unico a salvarsi da questo inizio di campionato dei biancorossi non esaltante assieme a Sibilli e Vicari. Dopo il centro contro la Reggiana fuori casa nell’1-1 del “Mapei Stadium”, ecco arrivarne un altro pesante, che porta in dote agli uomini di Marino tre punti fondamentali dopo un trittico di incontri senza vittoria, dando loro la possibilità di distanziare la zona play-out di cinque lunghezze.

Quel sinistro di collo pieno, la corsa verso la Curva Nord, racchiudono al loro interno quel senso di responsabilità che il difensore 40enne, come affermato da lui stesso, sente verso la città e la tifoseria.

Con le squadre che dietro iniziano a correre, non portare a casa ieri i tre punti avrebbe portato il Bari, forse, ad un altro clamoroso ribaltone ma invece, a risolvere tutto, ci ha pensato l’ultimo “baluardo” vicino poi nel finale anche alla doppietta personale. Nella stessa porta in cui segnò lo scorso anno sempre al Sudtirol nel 2-2 finale, il capitano si è caricato nuovamente la squadra sulle spalle portandola a stazionare in acque più tranquille. “Oh capitano, mio capitano”: i biancorossi si rialzano ma occorre continuare a guardarsi alle spalle. Per iniziare a maturare pensieri d’alta classifica, ci vorrà ben altro. E chissà, senza un uomo in più, come sarebbe andata a finire…