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Ghirelli: "Recovery Plan? Opportunità in C: calcio non è solo agonismo ma dimensione sociale"TUTTO mercato WEB
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
martedì 22 giugno 2021, 13:19Serie C
di Claudia Marrone

Ghirelli: "Recovery Plan? Opportunità in C: calcio non è solo agonismo ma dimensione sociale"

Si è tenuto questa mattina l’evento digitale “Oltre la dimensione agonistica. Il ruolo dello sport nel Recovery Plan”, durante la quale è stato presentato il Piano per lo sviluppo innovativo e strategico degli stadi che Lega Pro ha realizzato insieme a Sportium, Società del Gruppo Progetto CMR.
Come fa sapere la Lega Pro stessa, "il Piano restituisce un’analisi degli stadi nei quali giocano le squadre di calcio di Serie C, con un approfondimento rispetto alla valenza strategica che possono avere anche sulla base delle missioni indicate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo è sostenere una visione dell’infrastruttura sportiva che abbini alla tradizionale dimensione agonistica anche una funzione sociale, ambientale e legata alle dimensioni dell’innovazione e della digitalizzazione".

Intervenuto, ovviamente, il numero uno della lega Francesco Ghirelli, che si è così espresso: "Futuro è la parola chiave in merito agli stadi. La Serie C e i suoi club hanno attraversato un momento terribile. Va riconosciuta ai suoi presidenti la capacità di aver tenuto tutto in piedi. Ma adesso vi è bisogno di risorse e programmazione. Per la Serie C la capacità progettuale è l'idea vincente. Per la C il Recovery Plan è un'opportunità: il calcio non è solo agonismo ma una dimensione sociale, ambientale ed economica. I nostri stadi sono obsoleti, questo passaggio è essenziale per il recupero di tifosi. Non posso dimenticare la ricerca sulla generazione Z presentata negli Stati Uniti in cui, per i giovani, "il calcio è solo noia". Abbiamo la sfida di mantenere il calcio come sport più bello e diffuso al mondo.

In questo i club di C sono interessati a progetti di riqualificazione e ammodernamento. Cito per brevità Albinoleffe e Sudtirol, con i loro nuovi stadi. Poi ci sono Lucca, Avellino, e Francavilla con i loro progetti completi. E altri club stanno progettando la loro nuova impiantistica. Questo perché ogni euro investito nello stadio ne genera tre. Ma la gestione dello stadio è efficiente se la struttura è di proprietà del club o comunque è data in gestione per un lungo periodo allo stesso club. Uno degli obiettivi, inoltre, è il recupero di aree urbane attraverso le strutture sportive, con grande attenzione per la digitalizzazione e l'ambiente. Stiamo lavorando con la Federcalcio, l'Istituto per il credito sportivo e le altre leghe: vogliamo essere parte integrante di un nuovo progetto del calcio italiano, un progetto funzionale alla riforma. Chiediamo di essere considerati in quanto calcio che fa bene al paese: siamo gente tenace, curiosa, che ha voglia di fare e di scommettere sul futuro. Gli stadi devono tornare a essere ripopolati, abbiamo bisogno di tornare a vivere normalmente", riferisce tuttoc.com.