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Juve Stabia, tra caos e ipotesi del web. Abate isola la squadra, la politica scende in campoTUTTO mercato WEB
© foto di CeC-comunication
Oggi alle 13:19Serie B
di Luca Esposito

Juve Stabia, tra caos e ipotesi del web. Abate isola la squadra, la politica scende in campo

Fulmine a ciel sereno in casa Juve Stabia. Neanche il tempo di godersi il grande successo nel derby con l'Avellino e una classifica che autorizza a sognare qualcosa in più di una tranquilla salvezza che è arrivata una notizia che ha scosso l'intero ambiente e che sta facendo parlare l'intera Italia calcistica. I fatti sono ormai noti a tutti. Stando a quanto dichiarato in una nota ufficiale dal dottor Nicola Gratteri, a capo della Procura di Napoli, la società gialloblu sarà in amministrazione giudiziaria perché "a seguito di un'articolata attività investigativa e di accurate analisi patrimoniali è stato accertato un sistema di condizionamento mafioso dell'attività economica della società calcistica da parte del clan D'Alessandro, egemone del territorio stabiese. Le indagini, confortate da convergenti contributi di collaboratori di giustizia e dall'ausilio di alcune registrazioni di colloqui avvenuti in carcere da parte di detenuti informati dei fatti, hanno riscontrato come la gestione di numerosi servizi connessi allo svolgimento delle attività sportive sia stata affidata a imprese con profili di contiguità al clan D'Alessandro. Si configura pertanto un oggettivo sistema di condizionamento mafioso dell'attività finanziaria del club". Un comunicato che agita e spiazza la tifoseria che, però, in queste ore ha ricevuto una serie di rassicurazioni riguardanti, anzitutto, il futuro sportivo della squadra del cuore. Stando a quanto filtra, gli amministratori giudiziari Salvatore Scarpa e Mario Ferrara hanno garantito ai calciatori, allo staff tecnico e alla torcida gialloblu che, dal punto di vista calcistico, la Juve Stabia non rischia assolutamente nulla. Sul web erano circolate ipotesi fantasiose: dall'esclusione dal campionato alla penalizzazione. Nulla di tutto questo. L'obiettivo è quello di bonificare l'ambiente e consegnare alla città e al campionato di Serie B un club sano sotto tutti i punti di vista e per nulla implicato in vicende extra sportive. È stato poi il presidente Langella, al pari di tutti i collaboratori e i soci, a emettere un comunicato volto a fare il punto della situazione: "La S.S. Juve Stabia 1907 ha preso atto dei rilievi mossi con il decreto di sottoposizione all’amministrazione giudiziaria di prevenzione adottato dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione il 13 ottobre 2025 e intende sottolineare che sono riferiti esclusivamente a fornitori di servizi esterni ed estranei all’azienda(esercizi commerciali che vendono i biglietti per lo stadio, distributori di bevande allo stadio, servizio di ambulanze addette allo stadio, ecc.). Come emerge dal provvedimento di prevenzione, i soci e l’attuale management della S.S. Juve Stabia 1907 (Andrea Langella, Filippo Polcino e Saby Mainolfi) non sono neppure sospettati di contiguità ad ambienti mafiosi o criminali; infatti il Procuratore della Repubblica di Napoli ed il Procuratore Nazionale Antimafia non hanno proprio proposto il sequestro delle azioni o dell’azienda, bensì solo l’intervento “preventivo” di due amministratori giudiziari aventi l’incarico di neutralizzare il pericolo di infiltrazione criminale ed il Tribunale di Napoli ha accolto la proposta, adottando la misura di prevenzione per la durata di un anno. Tanto premesso la S.S. Juve Stabia 1907 dichiara di condividere pienamente le finalità del provvedimento amministrativo, grazie al quale è venuta a conoscenza dei “sospetti” dell’Autorità giudiziaria su alcuni fornitori e collaboratori esterni, ed intende sposare la missione degli amministratori giudiziari nominati e risolvere insieme a loro tutti i rapporti di fornitura o collaborazione con ditte e persone “sospette”. La S.S. Juve Stabia 1907 altresì comunica che a livello sportivo non c’è alcun rischio di penalizzazioni. L’attività sportiva nella continuità societaria del sodalizio non è assolutamente a rischio e non c’è alcuna misura di prevenzione per il club ma semplicemente la necessità di verificare se alcuni rapporti con i fornitori di servizi debbano essere bonificati". In queste ore anche la politica locale sta prendendo posizione, chiedendo la tutela della squadra di calcio, della tifoseria e di una città intera. "Liberiamo Castellammare dai clan camorristici, siamo parte lesa" il pensiero del Sindaco Luigi Vicinanza. Resta da capire se sia fattibile l'ipotesi dello slittamento delle partite casalinghe o se, per evitare di intasare il calendario, si propenda per giocare a porte chiuse o in campo neutro. La società è costantemente in contatto con le autorità giudiziarie, con gli amministratori e con la FIGC, nessuno scenario può essere escluso a priori. Juve Stabia-Bari, in programma mercoledì 29 ottobre, è fortemente a rischio. E nel frattempo mister Abate sta preparando in un clima surreale la trasferta di domenica prossima a Padova, uno scontro diretto che, in caso di vittoria, potrebbe consentire di allungare in modo consistente il vantaggio sulla zona rossa e di consolidarsi nel lato sinistro della classifica. Al mister l'arduo compito di isolare la squadra da voci di ogni genere che potrebbero essere destabilizzanti.