
Pellissier sul suo Chievo: "Sogno di ricreare quello che c'era prima del fallimento"
L'ex attaccante ed icona del Chievo - che sta cercando di far tornare ai livelli del passato nel ruolo di Presidente - , Sergio Pellissier, ha parlato a Tuttomercatoweb e L'Interista della stagione che si è conclusa al settimo posto per la sua squadra in Serie D e di alcune tematiche legate al calcio italiano in generale.
Questo settimo posto dopo un inizio complicato, come lo accogliete?
"Ad inizio anno speravamo di competere per vincere il campionato. La squadra è competitiva, purtroppo siamo partiti malissimo e c'è stato un cambio di allenatore. Essere arrivati poi settimi dopo aver fatto così tanti punti nel girone di ritorno è positivo, ma dispiace sicuramente per il tempo perso in precedenza".
L'obiettivo sarà vincere il prossimo campionato?
"Quello sempre, bisogna sempre sognare il massimo, che sarebbe quello di vincere il prossimo campionato e ricreare ciò che c'era prima del fallimento. E' difficile, ma tutto è possibile, noi ci crediamo".
Ti piace dare consigli ai giovani?
"Mi piace parecchio dare consigli, anche se non è semplice parlare ai giovani perché non è scontato che ti ascoltino. Cerchi di far capire certe cose che hai già vissuto per anticipare i tempi".
Quale giovane attaccante italiano ti piace oggi?
Per ciò che ho visto, Camarda potrebbe essere un ottimo attaccante, dipenderà moltissimo da lui, dalla sua voglia e da come sarà gestito, per la pressione enorme che dovrà sopportare. I numeri che ha fatto in questi anni dimostrano che è un attaccante vero".
Come vedi la finale di Champions?
"Una partita abbastanza aperta. L'Inter ha dimostrato che nelle problematiche e nelle difficoltà sa essere compatta, non è semplice da battere. Lo ha dimostrato contro una delle squadre più forti e in forma in assoluto. Aggiungo una cosa".
Prego.
"Di solito quando arrivi alla finale in questo modo, soffrendo, poi hai buone possibilità di portare a casa la coppa".
Per la lotta per un posto in Champions, vedi avanti la Juventus dopo il ko del Bologna?
"La sconfitta del Bologna riapre un po' tutto, togliendo i rossoblu dalla corsa, purtroppo. Il ko ha giovato alle tre davanti, la Juventus più di tutte può trarne vantaggio, ma Roma e Lazio possono dire la loro e nulla è scontato".
Questo settimo posto dopo un inizio complicato, come lo accogliete?
"Ad inizio anno speravamo di competere per vincere il campionato. La squadra è competitiva, purtroppo siamo partiti malissimo e c'è stato un cambio di allenatore. Essere arrivati poi settimi dopo aver fatto così tanti punti nel girone di ritorno è positivo, ma dispiace sicuramente per il tempo perso in precedenza".
L'obiettivo sarà vincere il prossimo campionato?
"Quello sempre, bisogna sempre sognare il massimo, che sarebbe quello di vincere il prossimo campionato e ricreare ciò che c'era prima del fallimento. E' difficile, ma tutto è possibile, noi ci crediamo".
Ti piace dare consigli ai giovani?
"Mi piace parecchio dare consigli, anche se non è semplice parlare ai giovani perché non è scontato che ti ascoltino. Cerchi di far capire certe cose che hai già vissuto per anticipare i tempi".
Quale giovane attaccante italiano ti piace oggi?
Per ciò che ho visto, Camarda potrebbe essere un ottimo attaccante, dipenderà moltissimo da lui, dalla sua voglia e da come sarà gestito, per la pressione enorme che dovrà sopportare. I numeri che ha fatto in questi anni dimostrano che è un attaccante vero".
Come vedi la finale di Champions?
"Una partita abbastanza aperta. L'Inter ha dimostrato che nelle problematiche e nelle difficoltà sa essere compatta, non è semplice da battere. Lo ha dimostrato contro una delle squadre più forti e in forma in assoluto. Aggiungo una cosa".
Prego.
"Di solito quando arrivi alla finale in questo modo, soffrendo, poi hai buone possibilità di portare a casa la coppa".
Per la lotta per un posto in Champions, vedi avanti la Juventus dopo il ko del Bologna?
"La sconfitta del Bologna riapre un po' tutto, togliendo i rossoblu dalla corsa, purtroppo. Il ko ha giovato alle tre davanti, la Juventus più di tutte può trarne vantaggio, ma Roma e Lazio possono dire la loro e nulla è scontato".
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