
Bernardeschi: "Ho messo la gonna perché mi piace. Fossi gay, quale sarebbe il problema?"
Federico Bernardeschi si è raccontato a cuore aperto nel corso di una lunga intervista ai microfoni del BSMT, noto podcast sul web.
Tra gli argomenti sui quali si è espresso Bernardeschi, anche le critiche relative al suo gusto estetico personale e alla cura dell'immagine che lo contraddistingue: "Le vivo bene, fondamentalmente mi diverto, sempre per tornare al prendersi in giro. Quando capisci che il personaggio è diverso dalla persona, è cruciale. Sono anche convinto che noi personaggi pubblici abbiamo la grande responsabilità di dover trasmettere valori e principi sani a chi ci guarda. Ci dovremmo esporre anche un po' di più, soprattutto sulle ingiustizie del mondo. Dobbiamo ancora imparare. Una volta, dodici anni fa, mi sono messo una gonna, il pantagonna. Capirai cosa è successo dopo, ma che problema c'è? Se mi piace, me lo metto. E quante volte mi hanno detto che sono gay. E se lo fossi, secondo voi non ve lo dico? E dove cazzo è il problema? Anzi, ne andrei fiero. E chi lo ha dichiarato, chapeau: in questo mondo ognuno è libero di fare quello che vuole. Al tempo sono cose che mi hanno fatto malissimo, io avevo vent'anni. Ora lo racconto ridendo e scherzando, ma lì no".
L'esterno del Bologna ha anche svelato di essere stato seguito per anni a livello psicologico: "Io già avevo iniziato un percorso, non quell'anno ma tre anni prima. E tuttora lo faccio. Se sei consapevole di dove arriva il problema, puoi intervenire. Il fallimento fa parte della vita, devi provare a comprenderlo e a scavare, mettendoti in prima linea senza dare la colpa a questo o a quell'altro".
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