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TMW RADIO - A. Orlando: "Grande attesa per l'Italia. Allegri? Fossi in lui chiuderei con CR7"
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Alessandro Orlando intervistato da Dimitri Conti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Alessandro Orlando parla così a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Niccolò Ceccarini e Dimitri Conti: "Da parte di tutti ci sono grandi aspettative ed è merito della gestione di Mancini. C'è la possibilità di togliersi soddisfazioni, recuperando il terreno perduto negli ultimi anni. Stasera l'adrenalina sarà al mille per cento, si torna a giocare davanti ai tifosi e sarà emozionante per tutti".
C'è troppo entusiasmo?
"Quello giusto, quello che ci hanno trasmesso. L'entusiasmo c'è perché li vediamo tutti, sono un gruppo meraviglioso che gioca bene a calcio. Hanno trasmesso a tutti il sentimento nazionale, lo stesso che c'era con Conte. Questa Italia aveva meno aspettative iniziali rispetto a quella di Conte".
Che ne pensa di Spinazzola?
"Mi è sempre piaciuto, fin dai tempi dell'Atalanta. Quando è in condizione è tra i pochi che riesce a fare la differenza sulla fascia".
Che ne pensa del ritorno di Allegri?
"Personalmente le minestre riscaldate non mi sono mai piaciute. Sono rimasto sorpreso che non abbiano confermato Pirlo, anche se è vero che in quell'ambiente si deve per forza vincere. L'ago della bilancia è Ronaldo e io volterei pagina. Poi però va capito se c'è qualcuno che lo prende... Quanto poteva e doveva però l'ha fatto".
Rilancio di Dybala o no?
"Dipende tutto da Ronaldo, se rimane o no. Se resta va capito in che posizione si può utilizzare e diventa seconda scelta, se non ci sarà Ronaldo gli dai più fiducia e costruisci un ruolo più consono alle sue qualità".
Che ne pensa della fine tra Donnarumma e il Milan?
"Che è finita come forse doveva già accadere un paio d'anni fa. Non come vorrei, ma nel modo più logico: il denaro l'ha fatta da padrone. Questo purtroppo è il calcio di oggi, di bandiere non ce ne sono più. Il Milan perde un pezzo importante. Al PSG hanno la possibilità di concedersi due portieri forti, due potenziali titolari".
Che ne pensa della conferma di Gotti?
"Viste le varie voci mi sembra davvero essere stata l'ultima scelta della società. Avessero voluto confermarlo, l'avrebbero potuto fare mesi fa. A Bologna l'avrei visto bene".
C'è troppo entusiasmo?
"Quello giusto, quello che ci hanno trasmesso. L'entusiasmo c'è perché li vediamo tutti, sono un gruppo meraviglioso che gioca bene a calcio. Hanno trasmesso a tutti il sentimento nazionale, lo stesso che c'era con Conte. Questa Italia aveva meno aspettative iniziali rispetto a quella di Conte".
Che ne pensa di Spinazzola?
"Mi è sempre piaciuto, fin dai tempi dell'Atalanta. Quando è in condizione è tra i pochi che riesce a fare la differenza sulla fascia".
Che ne pensa del ritorno di Allegri?
"Personalmente le minestre riscaldate non mi sono mai piaciute. Sono rimasto sorpreso che non abbiano confermato Pirlo, anche se è vero che in quell'ambiente si deve per forza vincere. L'ago della bilancia è Ronaldo e io volterei pagina. Poi però va capito se c'è qualcuno che lo prende... Quanto poteva e doveva però l'ha fatto".
Rilancio di Dybala o no?
"Dipende tutto da Ronaldo, se rimane o no. Se resta va capito in che posizione si può utilizzare e diventa seconda scelta, se non ci sarà Ronaldo gli dai più fiducia e costruisci un ruolo più consono alle sue qualità".
Che ne pensa della fine tra Donnarumma e il Milan?
"Che è finita come forse doveva già accadere un paio d'anni fa. Non come vorrei, ma nel modo più logico: il denaro l'ha fatta da padrone. Questo purtroppo è il calcio di oggi, di bandiere non ce ne sono più. Il Milan perde un pezzo importante. Al PSG hanno la possibilità di concedersi due portieri forti, due potenziali titolari".
Che ne pensa della conferma di Gotti?
"Viste le varie voci mi sembra davvero essere stata l'ultima scelta della società. Avessero voluto confermarlo, l'avrebbero potuto fare mesi fa. A Bologna l'avrei visto bene".
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