
Nené: "Cellino una sorta di papà per me. Mi volle al Cagliari perché siamo nati lo stesso giorno"
L'ex attaccante del Cagliari Anderson Miguel da Silva, in arte Nené, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, ricordando tanti momenti vissuti con la maglia rossoblù. Di seguito alcuni passaggi: "Davide Lippi portò il mio nome in Italia. Sul tavolo avevo due trattative: Cagliari e Milan. Cellino mi volle tanto anche perché era nato il mio stesso giorno e mese (28 luglio, ndr)".
Che rapporto aveva con Cellino?
"Ho sempre avuto un rapporto stretto. Lui era sempre al campo a vedere gli allenamenti. È stato una sorta di papà, quello che non ho mai avuto. Mi ha voluto portare a Cagliari e ha facilitato il mio inserimento in spogliatoio".
Perché quindi Cagliari e non il Milan?
"Galliani fece un accordo con Cellino. Se avessi fatto bene da agosto a gennaio con i sardi, avrei firmato con i rossoneri nel mercato invernale 2010. Segnai 6 gol, di cui uno storico contro la Juventus: destro all’incrocio con Buffon battuto. Penso sia il migliore della mia carriera. Alla fine decisi di rimanere in Sardegna, stavo bene, c’era il mare e pian piano stavo guadagnando il mio spazio, pur non essendo un titolare fisso alla prima stagione".
Con chi ha legato di più a Cagliari?
"Avelar veniva sempre a casa mia, facevamo i barbecue. Lui era solo a casa, quindi lo invitavo sempre. A volte andavamo anche in spiaggia a fare il bagno e prendere il sole".
In Sardegna Allegri fu il suo primo allenatore.
"Quando sono arrivato in Italia non parlavo la lingua. Max mi spronava a imparare l’italiano, mi parlava della cultura del vostro Paese, di quanto fosse indispensabile avere lo stesso linguaggio dello spogliatoio. Sul campo mi diceva sempre che 'l’attaccante è il primo difensore'. Voleva sacrificio da parte di tutti, perfino dagli attaccanti. Con me è stato una persona incredibile. Mi ha aiutato, migliorandomi anche dal punto di vista tecnico".
Di Davide Astori cosa ricorda?
"Persona fantastica, sempre allegra, amante dei viaggi. Gli piaceva tantissimo uscire a cena insieme, fare gruppo anche al di fuori del campo. Sarà sempre nei miei ricordi Davide".




