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Avv. Floris: "Carboni un orgoglio, felice che rimanga a Cagliari"
Titolare questa sera nella sfida contro il Parma, fondamentale per un'eventuale permanenza del Cagliari in Serie A, Andrea Carboni ha appena rinnovato il contratto con il Cagliari. "Sono soddisfatto che prosegua il percorso a Cagliari - ha spiegato Alessandro Floris, consulente legale della Reset Group, la riteniamo la giusta scelta. Per me è un orgoglio averne intuito il potenziale".
Perché è sardo anche lei...
"Si tratta di un surplus di responsabilità per il senso di appartenenza che mi lega alla squadra della mia terra. Fortunatamente la presenza di Davide Lippi che lo gestisce in prima persona con grande attenzione mi permette di viverla con equilibrio. Comunque la sua prestazione contro l'Inter mi ha emozionato, è stato super".
Con la Reset Group avete iniziato un progetto giovani...
"È per questo che ho iniziato 3 stagioni fa a collaborare con la struttura, che ha assistito calciatori di diverse generazioni curandone al meglio l'intero percorso di carriera. Io sono ambizioso e volevo fortemente collaborare con un gruppo importante che garantisse ai ragazzi di poter arrivare al massimo livello".
Come funziona la società?
"Il principio è che unità e condivisione siano la forza di un gruppo di lavoro. Io sono per natura uno che cammina da solo, ma ci sto lavorando seriamente perchè capisco il valore aggiunto di un'organizzazione efficace. Abbiamo anche una parte marketing molto sviluppata che ci consente di curare a 360 gradi il calciatore".
Quali sono i progetti futuri?
"Siamo un gruppo anagraficamente giovane e saremo qui per i prossimi 30 anni, con Reset l'asticella deve essere sempre alzata al massimo perchè vogliamo fare bene e selezionare ragazzi che abbiano le qualità tecniche ma anche umane giuste per ripetere il percorso dei vari Chiellini, Politano, Spinazzola. E in questo contesto il mio lavoro è solo all'inizio".
Qual è il suo ruolo?
"Io sono un avvocato, pertanto do il mio apporto professionale per quanto riguarda gli aspetti contrattuali, però mi piace individuare giovani calciatori di prospettiva perchè mi dà soddisfazione collaborare alla loro crescita e vedere un progetto che si realizza".
Qual è l'importanza e il tipo di assistenza che date ai calciatori?
"Al di là della professionalità che deve essere sempre massima, ritengo che ci voglia equilibrio, perchè è quello che manca in uno sport che si è trasformato in uno showbusiness, cerchiamo di supportare i ragazzi dando dei messaggi chiari e dei valori sani, e soprattutto rispettandoli".
Cosa potrebbe fare il calcio italiano per valorizzare i giovani?
"Farli giocare prima e di più e concedergli si sbagliare. Ci vuole coraggio da parte di tutto il sistema".
Perché è sardo anche lei...
"Si tratta di un surplus di responsabilità per il senso di appartenenza che mi lega alla squadra della mia terra. Fortunatamente la presenza di Davide Lippi che lo gestisce in prima persona con grande attenzione mi permette di viverla con equilibrio. Comunque la sua prestazione contro l'Inter mi ha emozionato, è stato super".
Con la Reset Group avete iniziato un progetto giovani...
"È per questo che ho iniziato 3 stagioni fa a collaborare con la struttura, che ha assistito calciatori di diverse generazioni curandone al meglio l'intero percorso di carriera. Io sono ambizioso e volevo fortemente collaborare con un gruppo importante che garantisse ai ragazzi di poter arrivare al massimo livello".
Come funziona la società?
"Il principio è che unità e condivisione siano la forza di un gruppo di lavoro. Io sono per natura uno che cammina da solo, ma ci sto lavorando seriamente perchè capisco il valore aggiunto di un'organizzazione efficace. Abbiamo anche una parte marketing molto sviluppata che ci consente di curare a 360 gradi il calciatore".
Quali sono i progetti futuri?
"Siamo un gruppo anagraficamente giovane e saremo qui per i prossimi 30 anni, con Reset l'asticella deve essere sempre alzata al massimo perchè vogliamo fare bene e selezionare ragazzi che abbiano le qualità tecniche ma anche umane giuste per ripetere il percorso dei vari Chiellini, Politano, Spinazzola. E in questo contesto il mio lavoro è solo all'inizio".
Qual è il suo ruolo?
"Io sono un avvocato, pertanto do il mio apporto professionale per quanto riguarda gli aspetti contrattuali, però mi piace individuare giovani calciatori di prospettiva perchè mi dà soddisfazione collaborare alla loro crescita e vedere un progetto che si realizza".
Qual è l'importanza e il tipo di assistenza che date ai calciatori?
"Al di là della professionalità che deve essere sempre massima, ritengo che ci voglia equilibrio, perchè è quello che manca in uno sport che si è trasformato in uno showbusiness, cerchiamo di supportare i ragazzi dando dei messaggi chiari e dei valori sani, e soprattutto rispettandoli".
Cosa potrebbe fare il calcio italiano per valorizzare i giovani?
"Farli giocare prima e di più e concedergli si sbagliare. Ci vuole coraggio da parte di tutto il sistema".
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