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13 settembre 1981, durante Bologna-Cagliari entra un sedicenne. È Roberto Mancini
Il 13 settembre del 1981, al Comunale di Bologna, si gioca la sfida fra i padroni di casa contro il Cagliari. A diciassette minuti dal termine c'è un cambio, con Tarcisio Burgnich, tecnico emiliano, manda in campo un sedicenne di bellissime speranze. Il punteggio è fermo sull'1-1 quando viene richiamato l'unica punta Giuliano Fiorini per inserire Roberto Mancini, al tempo il sesto giocatore più giovane della storia a esordire in Serie A. Il punteggio però non cambierà e la sfida terminerà pari.
Ovviamente è solo l'inizio di una grandissima carriera per il Mancio. Nella prima stagione di Serie A il campionato era a sedici squadre, con Mancini che giocherà tutte e trenta le partite segnando nove gol e attirando su di sé l'attenzione di Paolo Mantovani, presidente della Sampdoria, che lo vuole a tutti i costi. La retrocessione rossoblù aiuta il trasferimento che si conclude per 4 miliardi di lire. Con i blucerchiati vince lo Scudetto, arriva in finale di Coppa dei Campioni, costituisce una grande coppia con Gianluca Vialli, quello che sarà l'amico di una vita.
Quindici anni sotto la Laterna, poi due stagioni all'Inter e il canto del cigno al Leicester City, per sei mesi, con solamente quattro presenze in Premier League. Tutto iniziato, appunto, vent'anni prima.
Ovviamente è solo l'inizio di una grandissima carriera per il Mancio. Nella prima stagione di Serie A il campionato era a sedici squadre, con Mancini che giocherà tutte e trenta le partite segnando nove gol e attirando su di sé l'attenzione di Paolo Mantovani, presidente della Sampdoria, che lo vuole a tutti i costi. La retrocessione rossoblù aiuta il trasferimento che si conclude per 4 miliardi di lire. Con i blucerchiati vince lo Scudetto, arriva in finale di Coppa dei Campioni, costituisce una grande coppia con Gianluca Vialli, quello che sarà l'amico di una vita.
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