Il Napoli riceve buone risposte dalle seconde linee, ma che sofferenza. Cagliari, ora i punti
Servono venti rigori, una serata di sofferenza e un Maradona sospeso tra paura e entusiasmo per regalare al Napoli i quarti di finale di Coppa Italia. Gli azzurri superano il Cagliari al termine di un ottavo di finale infinito, deciso soltanto dal penalty sbagliato da Luvumbo e dal sigillo finale di Buongiorno, che fa esplodere lo stadio e regala a Conte la sfida del 21 gennaio contro la vincente di Fiorentina-Como.
La partita si accende subito nel primo tempo, con il Napoli in controllo e avanti grazie al gol di Lorenzo Lucca, bravo a sfruttare una delle poche occasioni create. Il Cagliari non si vede quasi mai nella metà campo azzurra, ma nella ripresa la musica cambia: i cambi di Pisacane danno nuova energia ai rossoblù, che trovano il pareggio con Esposito e trascinano il match ai rigori. Da lì inizia una serie interminabile: dieci rigoristi per parte, portieri spesso spiazzati e poche imprecisioni. Quando manca un solo uomo al completamento della sequenza, Luvumbo sbaglia. Tocca a Buongiorno chiudere la pratica: destro angolato, Maradona in festa.
Conte, nel post-partita, riconosce le difficoltà: “È stata una serie interminabile, molto più dura di quella dell’anno scorso con il Modena. Siamo contenti: buone risposte da tutti, anche se dopo il pareggio abbiamo rischiato”. Sul turnover massiccio, il tecnico spiega: “Giochiamo ogni tre giorni, certe scelte sono obbligate. Devo vedere chi ha minuti nelle gambe”. E su Lucca, autore del gol: “Ha fatto una buona prova. Deve continuare a lavorare duro per essere un’alternativa importante”.
Il Napoli soffre, lotta e avanza: un pass ottenuto con fatica, ma che può dare nuova linfa alla squadra. Il Cagliari, invece, dovrà "prendere la prestazione come un punto di partenza", come dice Fabio Pisacane in conferenza stampa. Ma ora è il momento di fare punti.
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