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TMW - Carli e l'addio al Cagliari: "Una mia frase subito fraintesa... Giusto lasciarsi, resta la stima"
Lunga intervista concessa ai taccuini di TMW da Marcello Carli. Da poco meno di un mese direttore sportivo del Parma, s'è raccontato ai nostri microfoni in un botta e risposta che domani verrà pubblicato nella sua versione integrale. E ha parlato anche delle sue due stagioni abbondanti vissute nel Cagliari di Tommaso Giulini.
Carli sbarca in Sardegna nell'aprile 2018, e in quel momento la squadra era in corsa per non retrocedere: "Io a Cagliari sono arrivato in un momento difficilissimo e fu subito fraintesa una mia frase che dissi, in modo anche sciocco..."
Quale direttore?
"Che solo un pazzo poteva andare a Cagliari. Ma io intendevo che solo un pazzo a due mesi dalla fine del campionato, con la squadra in grande difficoltà e col rischio di andare in Serie B, poteva decidere in quel momento preciso di accettare. Perché poi magari saremmo andati in B e sarebbe stato più difficile rialzarsi: per tutti, per la squadra e anche per me. Era quello il senso di quella mia frase".
Poi però quell'anno il Cagliari si salvò.
"Ci andò benissimo, ci salvammo con una vittoria a Firenze e quella fu una gioia immensa. Ho vissuto due anni importanti, io credo che il Cagliari sia cambiato: aveva una rosa di tanti ragazzi a fine contratto, erano ben sette in scadenza e andavano portati a termine senza poterli muovere perché in quel momento non avevano mercato. Il primo anno è stato di gestione, ci siamo salvati bene e s'è valorizzato il prodotto Barella, fondamentale per il cambio di passo. Ora il Cagliari ha una rosa con 4-5 ragazzi anche giovani di grande prospettiva e credo che se, come farà, metterà in difesa un paio di ragazzi che gli danno un po' di sicurezza potrà ambire a un campionato diverso da quello degli ultimi anni. Negli ultimi due anni s'è iniziato un percorso chiaro, poi certe caratteristiche o si sposano in modo forte o è meglio lasciarsi con grande stima. Credo sia stata la scelta giusta da parte di tutti, io ho fatto il mio percorso. C'è stata questa scelta dell'allenatore e della nuova strada strada intrapresa condivisibile, io non ci trovo nulla di male. I rapporti con la città, coi tifosi, restano straordinari. La Sardegna ti cattura e la caratteristica dei sardi è veramente quella di farti entrare solo pian piano nel loro mondo, ma quando ci entri fai fatica a venir via. Ma proprio per questo è stata la scelta giusta da fare: ripeto, con Giulini il rapporto è rimasto di alto livello e anche questa settimana ci siamo messaggiati per rivederci quanto prima a cena...".
Alle ore 16 l'intervista integrale a Marcello Carli, nuovo direttore sportivo del Parma
Carli sbarca in Sardegna nell'aprile 2018, e in quel momento la squadra era in corsa per non retrocedere: "Io a Cagliari sono arrivato in un momento difficilissimo e fu subito fraintesa una mia frase che dissi, in modo anche sciocco..."
Quale direttore?
"Che solo un pazzo poteva andare a Cagliari. Ma io intendevo che solo un pazzo a due mesi dalla fine del campionato, con la squadra in grande difficoltà e col rischio di andare in Serie B, poteva decidere in quel momento preciso di accettare. Perché poi magari saremmo andati in B e sarebbe stato più difficile rialzarsi: per tutti, per la squadra e anche per me. Era quello il senso di quella mia frase".
Poi però quell'anno il Cagliari si salvò.
"Ci andò benissimo, ci salvammo con una vittoria a Firenze e quella fu una gioia immensa. Ho vissuto due anni importanti, io credo che il Cagliari sia cambiato: aveva una rosa di tanti ragazzi a fine contratto, erano ben sette in scadenza e andavano portati a termine senza poterli muovere perché in quel momento non avevano mercato. Il primo anno è stato di gestione, ci siamo salvati bene e s'è valorizzato il prodotto Barella, fondamentale per il cambio di passo. Ora il Cagliari ha una rosa con 4-5 ragazzi anche giovani di grande prospettiva e credo che se, come farà, metterà in difesa un paio di ragazzi che gli danno un po' di sicurezza potrà ambire a un campionato diverso da quello degli ultimi anni. Negli ultimi due anni s'è iniziato un percorso chiaro, poi certe caratteristiche o si sposano in modo forte o è meglio lasciarsi con grande stima. Credo sia stata la scelta giusta da parte di tutti, io ho fatto il mio percorso. C'è stata questa scelta dell'allenatore e della nuova strada strada intrapresa condivisibile, io non ci trovo nulla di male. I rapporti con la città, coi tifosi, restano straordinari. La Sardegna ti cattura e la caratteristica dei sardi è veramente quella di farti entrare solo pian piano nel loro mondo, ma quando ci entri fai fatica a venir via. Ma proprio per questo è stata la scelta giusta da fare: ripeto, con Giulini il rapporto è rimasto di alto livello e anche questa settimana ci siamo messaggiati per rivederci quanto prima a cena...".
Alle ore 16 l'intervista integrale a Marcello Carli, nuovo direttore sportivo del Parma
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