Casertana, Violante shock: "L'arbitro mi ha mandato a quel paese"
Non entro nel merito tecnico della direzione di gara. Si tratta di educazione. Noi siamo civili. Accogliamo tutti con cordialità e pretendiamo rispetto. Rispetto che oggi non è stato dato, non solo a me, ma alla società che rappresento. Poi che l’arbitro non sia all’altezza ci può stare, come del resto posso esserlo anche io o chi lavora per noi".
Si va poi al match: “L’arbitro non deve essere un alibi. Oggi (ieri, ndr) abbiamo perso perché non avevamo fame. Se a questa squadra mancano cuore, testa e gambe, non andiamo da nessuna parte. Difenderò sempre i miei giocatori, fino all’ultimo giorno. Ma purtroppo oggi (ieri, ndr) sono mancate quelle che devono essere le nostre caratteristiche principali. La Casertana deve salvarsi e per farlo deve avere il coltello tra i denti e anche la cattiveria agonistica giusta. Bisogna fare un passo indietro e tornare ad avere quella cazzimma che si è vista contro l’Avellino”.