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L'Atalanta pareggia, il Papu si arrabbia: in un periodo decisivo serve maggiore tranquillità
La tensione è sempre alle stelle, soprattutto in un momento delicato. Il 2-2 contro l'Ajax, analizzando quanto visto in campo, poteva essere un risultato totalmente diverso: l'Atalanta ha riacciuffato una partita praticamente persa e che avrebbe complicato parecchio il cammino europeo degli orobici, ma a 30' dalla fine c'era tutto il tempo per il colpo del ko. La terza rete non è arrivata per mancanza di serenità e di lucidità negli ultimi 16 metri: lecito quando giochi ogni tre giorni e devi cancellare due sconfitte consecutive in campionato, ma in un momento decisivo serve maggiore tranquillità da parte di tutti.
IL PAPU FURIOSO - "Ero un po' arrabbiato perché sono queste le partite che mi piacciono. Non volevo uscire. E poi sono il 10, il capitano, se non mi incazzo io chi si incazza?". Le parole del Papu Gomez al termine della gara coi lancieri evidenziano un nervosismo evitabile in una settimana in cui si arrivava dalla sconfitta contro la Sampdoria: in fin dei conti i nerazzurri hanno avuto un paio di passi falsi, ma vista la reazione contro l'Ajax non si può parlare di crisi. Se consideriamo il momento personale, Gomez deve caricarsi la squadra sulle spalle e continuare ad inventare calcio e gol.
MAGGIORE TRANQUILLITÀ - Qualche segnale di nervosismo si è visto, normale quando fai fatica a segnare e le cose non girano nel modo corretto. La sfida di Crotone sarà importantissima, come durante il primo anno di gestione Gasp: serve un successo per ritrovare coraggio e dare una svolta definitiva a un periodo iniziato benissimo, ma con due battute d'arresto che hanno ridimensionato i nerazzurri. Prima la trasferta in casa coi pitagorici, poi Liverpool e Inter: la missione è una soltanto, tornare ad esprimere il calcio in maniera genuina, ma soprattutto con un pizzico di tranquillità in più.
IL PAPU FURIOSO - "Ero un po' arrabbiato perché sono queste le partite che mi piacciono. Non volevo uscire. E poi sono il 10, il capitano, se non mi incazzo io chi si incazza?". Le parole del Papu Gomez al termine della gara coi lancieri evidenziano un nervosismo evitabile in una settimana in cui si arrivava dalla sconfitta contro la Sampdoria: in fin dei conti i nerazzurri hanno avuto un paio di passi falsi, ma vista la reazione contro l'Ajax non si può parlare di crisi. Se consideriamo il momento personale, Gomez deve caricarsi la squadra sulle spalle e continuare ad inventare calcio e gol.
MAGGIORE TRANQUILLITÀ - Qualche segnale di nervosismo si è visto, normale quando fai fatica a segnare e le cose non girano nel modo corretto. La sfida di Crotone sarà importantissima, come durante il primo anno di gestione Gasp: serve un successo per ritrovare coraggio e dare una svolta definitiva a un periodo iniziato benissimo, ma con due battute d'arresto che hanno ridimensionato i nerazzurri. Prima la trasferta in casa coi pitagorici, poi Liverpool e Inter: la missione è una soltanto, tornare ad esprimere il calcio in maniera genuina, ma soprattutto con un pizzico di tranquillità in più.
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