Il tonfo e la gloria. Gazzetta dello Sport: "Il Milan manda la Juve all'inferno"
Pioli ha vinto per l'identità forte che ha dato alla squadra, anche quando in vantaggio di una rete, Kessie ha sbagliato il rigore che avrebbe chiuso la partita, poi dopo sette minuti il Milan ha perso Ibra: ma i rossoneri non hanno smesso di seguire le linee tracciate dal tecnico e hanno segnato con Rebic e Tomori, spalancando le porte della Champions.
Il primo tempo è stato il miglior spot possibile contro la Superlega, se queste sono le eccellenze: un tiro in porta, nulla dalle stelle attese, nessuna perla tecnica, nessuna giocata degna di nota. Poi il Milan dilaga nella ripresa e la Juventus si sbriciola: senza reazione, senza rabbia, è questo la vera sorpresa. I rossoneri non vincevano in casa della Juventus da dieci anni: allora segnò Gattuso.