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"L'oro dell'Inter. La finale di Champions vale 200 milioni". L'apertura de La Stampa
La prima pagina sportiva dell'edizione odierna de La Stampa è dedicata all'Inter, protagonista in Champions League con la seconda finale raggiunta nel giro di tre anni. "L'oro dell'Inter - titola il quotidiano torinese, ponendo l'accento anche sul lato economico che frutta guadagni al club nerazzurro -. Il miracolo di una squadra low cost che colleziona successi e ricavi. La seconda finale di Champions League in tre anni vale 200 milioni".
"Direi che è stata una serata epica per come è stata vissuta sia in campo che fuori - il commento del presidente nerazzurro Beppe Marotta al TG1 il giorno dopo la semifinale di ritorno contro il Barcellona -. Avevamo vinto la partita, l'abbiamo persa e poi riagguantata e infine vinta per davvero. Sono abituato a vivere questo tipo di emozioni, ma quelle di ieri sera dal punto di vista adrenalinico rappresentano il top. L'artefice maggiore di questa nostra cavalcata è sicuramente il nostro allenatore Simone Inzaghi. Come andrà la finale? Io non sono scaramantico ma sono molto ottimista e realista".
"Quella di San Siro è stata un'altalena di emozioni incredibili - ha detto invece Simone Inzaghi - Un momento decisivo? Secondo me sono stati i cambi, perché avevamo energie fresche che in partite così lunghe ci hanno dato una grandissima mano. Se ho rischiato ad un certo punto l'infarto? Direi di no, io vivo sempre le partite con molta adrenalina. Il migliore in campo? Tutti i 16 giocatori impiegati in campo, e intendo i giocatori di movimento. Poi chiaramente abbiamo avuto un grandissimo portiere, Sommer è stato bravissimo. Ad ogni modo, a parere mio il bello deve ancora venire...".
"Direi che è stata una serata epica per come è stata vissuta sia in campo che fuori - il commento del presidente nerazzurro Beppe Marotta al TG1 il giorno dopo la semifinale di ritorno contro il Barcellona -. Avevamo vinto la partita, l'abbiamo persa e poi riagguantata e infine vinta per davvero. Sono abituato a vivere questo tipo di emozioni, ma quelle di ieri sera dal punto di vista adrenalinico rappresentano il top. L'artefice maggiore di questa nostra cavalcata è sicuramente il nostro allenatore Simone Inzaghi. Come andrà la finale? Io non sono scaramantico ma sono molto ottimista e realista".
"Quella di San Siro è stata un'altalena di emozioni incredibili - ha detto invece Simone Inzaghi - Un momento decisivo? Secondo me sono stati i cambi, perché avevamo energie fresche che in partite così lunghe ci hanno dato una grandissima mano. Se ho rischiato ad un certo punto l'infarto? Direi di no, io vivo sempre le partite con molta adrenalina. Il migliore in campo? Tutti i 16 giocatori impiegati in campo, e intendo i giocatori di movimento. Poi chiaramente abbiamo avuto un grandissimo portiere, Sommer è stato bravissimo. Ad ogni modo, a parere mio il bello deve ancora venire...".
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