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Parma-Sampdoria 0-2, le pagelle: prima gioia per Yoshida, male Hernani e CorneliusTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 25 gennaio 2021, 06:26Serie A
di Dimitri Conti
fonte pagelle del Parma a cura di Niccolò Pasta

Parma-Sampdoria 0-2, le pagelle: prima gioia per Yoshida, male Hernani e Cornelius

Risultato: Parma – Sampdoria 0-2
25' Yoshida; 34' Keita Balde

PARMA

Sepe 6 - Incolpevole sui due gol subiti, salva il tris su una bella conclusione di Damsgaard.
Conti 5.5 - Parte con un gran piglio, al suo esordio con la nuova maglia. Attacca bene gli spazi e prova anche a rendersi pericoloso con un paio di conclusioni. Dietro soffre la rapidità di Keita anche se con mestiere riesce a cavarsela. Nel complesso un esordio in chiaroscuro.
Iacoponi 5.5 - Buona gestione di Quagliarella, gioca una buona gara ma si fa saltare con troppa facilità da Keita in occasione dello 0-2. Errore che pesa.
Gagliolo 6 - Gioca una gara attenta e precisa. Si perde solo una volta Quagliarella ma il numero 27 blucerchiato non riesce a trovare l’impatto con il pallone. Per il resto ha poche colpe sui gol subiti.
Pezzella 5.5 - Spinge tantissimo sulla fascia sinistra, quasi fosse un’ala aggiunta per D’Aversa. Troppo spesso impreciso però al momento del cross, che vanifica quanto di buono fatto fin lì. Buona attitudine, ma i tanti errori pesano.
(Dall’86 Ricci sv)
Grassi 5.5 - Inizia con buoni spunti, attaccando bene sulla destra e coprendo diligentemente le salite di Augello sulla sua corsia. Con l’andare della gara però riesce a contenere sempre meno l’ex terzino dello Spezia, che sulla sinistra arriva molto facilmente al cross.
(Dal 66' Brugman 6 - Entra a partita praticamente finita e non demerita).
Kurtic 6 - Torna regista dove aveva già giocato nel finale dello scorso anno e inizia con una gran tempra, eccedendo anche in qualche fallo di troppo. Ha buone idee e lo dimostra, come l’imbucata che per poco non libera Gervinho solo contro Audero ed è prezioso nel recupero rapido del pallone. Nella ripresa si vede meno, ma nel complesso disputa una partita sufficiente.
Hernani 4.5 - Lentissimo, perde spesso un tempo di gioco, con Pezzella che gli porta via l’uomo e gli permette di avere un più ampio raggio d’azione. Anche a causa della sua lentezza perde il sanguinoso pallone che porta al raddoppio della Samp firmato Keita, in uno dei momenti migliori dei suoi.
(Dal 46' Karamoh 5.5 - Al rientro dopo l’infortunio patito contro l’Atalanta, prova a rendersi pericoloso ma con l’andare della gara il suo apporto viene sempre meno).
(Dall’80’ Mihaila sv)
Kucka 6.5 - Il tuttocampista crociato, ci mette grande grinta e tanta buona volontà, risultando l’uomo più pericoloso del Parma come spesso accade. Colpisce una traversa clamorosa e manda due volte in porta i compagni, vedendosi anche un gol salvato sulla linea da Colley. Ce la mette tutta ma non basta.
Cornelius 5 - Si muove molto ma con l’andare della gara esce dalla partita. Sfortunato protagonista del vantaggio doriano, è lui a servire Yoshida in mezzo all’area piccola e a permettergli di siglare lo 0-1. Deviazione sfortunata ma errore evidente, che mette in salita la gara dei suoi. Anche davanti è un fantasma, fatica a tenere i palloni spalle alla porta.
Gervinho 6 - Molto attivo nelle combinazioni con Pezzella, si sbizzarrisce in campo aperto, entrando spesso in area e cercando di rifinire per i compagni. Colpisce un palo clamoroso a metà primo tempo, poi calcia altre volte ma senza fortuna.
Allenatore: D'Aversa 6 - Il suo Parma entra bene in campo e per sfortuna non riesce a sbloccare la gara. Come contro il Sassuolo viene punito dagli errori dei singoli, e con le difficoltà nel reparto avanzato un recupero diventa praticamente impossibile. Questo Parma è comunque diverso da quello di Liverani, con un paio di innesti potrà giocarsela fino in fondo.


SAMPDORIA

Audero 7 - Di unghia, da gatto, manda Gervinho sul palo: poco dopo strepitoso nel fermarlo ancora in uscita. Reattivo anche nella ripresa, volando su Kucka.
Bereszynski 6 - Terzo di difesa soffre a tratti Gervinho: Ranieri ci mette poco a capirlo, e lo riposiziona terzino. Da lì percorre canali più sicuri.
Yoshida 7 - Dalle stalle alle stelle: rischia di causare il vantaggio Parma, invece firma quello dei suoi. Gioia personale per il suo primo gol italiano.
Colley 7 - Fondamentale la toppa che mette sull'errore del compagno Yoshida, mantenendo il punteggio sullo 0-0. Per com'è andata, vale un gol.
Candreva 6,5 - C'è il suo zampino nell'azione del vantaggio: dal suo destro parte il cross che Cornelius rende assist per Yoshida. Bravo a riciclarsi in più ruoli.
(dall'82' Jankto s.v.)
Silva 6,5 - Quando può giocare di fioretto intrattiene, anche se stasera è richiesta tanta sostanza. Ne offre nella giusta misura per esaltarsi.
(dall'82' Ekdal s.v.)
Thorsby 6 - Solito tuttofare della mediana blucerchiata, si disimpegna in più versioni di se stesso e copre molto bene il campo.
Augello 6 - Ordinato, centellina le scorribande offensive con il chiaro intento di non scoprire il fianco. Le poche volte che spinge non è troppo preciso.
Ramirez 6,5 - Ci mette un po' a carburare, poi ruba palla a Hernani e manda Keita Balde sulla via del gol. Ranieri gli risparmia gli ultimi venti minuti.
(dal 70' Verre 6 - Entra nel giro di pochi minuti nel vivo del gioco, gestendo un buon numero di palloni per raffreddare il finale).
Quagliarella 6 - Si rivela più importante sull'aspetto caratteriale che tecnico: se lo si vede poco nel cuore delle azioni, lo si sente invece costantemente. Serata da guida.
(70' Torregrossa 6 - Messo dentro per mantenere peso nel reparto d'attacco, fa da riferimento anche senza mettersi in mostra).
Keita Balde 7 - Vivace fin dalle prime battute, è rapido e letale a segnare lo 0-2. Nell'esultare si toglie pure qualche sassolino dalla scarpa, poi non esce felicissimo.
(dal 58' Damsgaard 6,5 - Subito pericoloso, ci mette un minuto a impegnare Sepe. Ottimo ingresso il suo, restituisce vivacità alla squadra).
Allenatore: Ranieri 7 - Comincia con la difesa a tre, e quando si rende conto che le cose non girano come vorrebbe, cambia schema e passa a quattro. La mossa, più che altro per un episodio, paga quasi subito e porta i suoi frutti con il raddoppio di Keita poco dopo la mezz'ora. Passa al terzo modulo differente dopo un'ora, scegliendo la comfort zone del 4-4-2 per l'ultima parte del match. Poco da fare, anche stavolta ha avuto ragione su tutta la linea.