
CdS - Fabregas: "Ho quattro padri"
"Ho quattro padri" a dichiararlo è Cesc Fabregas in esclusiva al Corriere dello Sport. "Io tra Pep, Mou e Conte ma cresciuto con Wenger. Arsène è stato il più importante, otto anni che non dimentico Il resto lo devo a tre fenomeni che non sono così distanti come molti pensano. Il mio futuro lo deciderò a fine stagione quando mi confronterò col club. Altri mi hanno cercato, lo trovo normale".
A Como godi di una libertà quasi unica, hai voce in capitolo su tutto. In un grande club non ti sarà facile ottenere la stessa autonomia.
"Non lo so, è presto per parlarne. Io ti posso raccontare solo la mia esperienza a Como dove siamo un gruppo. Il presidente, il direttore Charlie ed io. E poi c’è Osian Roberts, che è un po’ il responsabile del settore giovanile, una persona della quale mi fi do ciecamente e che tante volte mi è d’aiuto sui temi più delicati. Sì, sono molto fortunato perché qui mi garantiscono tanta libertà".
Del tuo Como ha sorpreso l’originalità della proposta, si dice così ormai, la personalità del gioco.
"Beh, sì, questo dipende un po’ dallo stile. Ci sono tanti modi di fare calcio e non se ne può escludere uno. Simeone vince alla sua maniera, Guardiola alla sua, così come José e Conte. Sono tutti stili diff erenti, però è calcio vero. È importante credere in quello che si fa. Potrei tranquillamente dire ai miei dài, andiamo a giocare palla lunga e conquistiamo la seconda palla. Ma non saprei come allenare la squadra, nel senso che non credo in quel calcio, non potrei mandare il messaggio giusto al giocatore. Il giocatore intelligente ti guarda in faccia, ti analizza. Se non è sicuro di quello che sta facendo tocca a me dargli gli input giusti e convincerlo. Io mi adatto a quello che abbiamo e poi provo a trovare tutte le soluzioni per andare a vincere. Però è vero che stiamo giocando praticamente il 70% della stagione con Da Cunha, Perrone e adesso Caqueret a centrocampo che sono esterni, numeri 10, numeri 8, non c’è un play tipo Rodri del Manchester City, o Paredes, uno che è più fi sico e posizionale. Questa te la racconto".







