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LEZZERINI A FV, FIRENZE CASA MIA. CHE FORZA VERETOUT E DABO. VIOLA, PUNTA ALL'EUROPATUTTO mercato WEB
Andrea Rogg e Luca Lezzerini
domenica 22 luglio 2018, 11:00L'esclusiva
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it

LEZZERINI A FV, FIRENZE CASA MIA. CHE FORZA VERETOUT E DABO. VIOLA, PUNTA ALL'EUROPA

Esclusiva di Firenzeviola.it

Quasi dieci anni alla Fiorentina, anche se gran parte di questi passati tra vivaio prima e panchina poi, non si dimenticano così facilmente. Vale per tutti, così come per Luca Lezzerini, che ieri tra i pali del Venezia nel secondo tempo dell’amichevole contro i viola ha contribuito a costruire il sorprendente successo della formazione di Stefano Vecchi a Moena. Al termine dell’1-0 conquistato dai veneti al Benatti, Firenzeviola.it ha avvicinato in esclusiva il portiere, trasferitosi da appena tre giorni nella Laguna con l’obiettivo di far sognare i tifosi del Venezia: “Sono felice di essere tornato a Moena a che se solo da avversario” - racconta “Lezze” - “Sono arrivato in una società che vuole fare bene, che ha in testa un progetto molto serio: io sono ambizioso e spero che la mia crescita vada di pari passo con quella della squadra”.

Lei andrà a prendere il posto di un certo Audero, che a Venezia ha fatto grandi cose…
“Audero lo scorso anno ha fatto una stagione importante, quella che mi spetta è una grossa responsabilità. E poi ho la fortuna di essere allenato da un mister bravo: adesso ci conosceremo col tempo perché sono appena arrivato e capiremo cosa vogliamo entrambi”.

Ieri intanto subito protagonista contro la “sua” Fiorentina: che effetto le ha fatto giocare contro una parte della sua vita?
“È sempre bello ritrovare i viola, una vera emozione: ho rivisto tanti compagni, tanta gente con la quale sono cresciuto. A Firenze e nell’ambiente fiorentino mi sentirò sempre a casa, questo potrò sempre dirlo con grande onestà”.

Avete vinto, giocato meglio: c’è però qualcuno in casa viola che l’ha impressionata particolarmente?
“Intende Chiesa? (ride, ndr). A parte lui, per il quale non ci sono più aggettivi, mi sono piaciuti molto sia Veretout sia Dabo, così come Simeone. La Fiorentina è davvero una bella squadra”.

Come ha vissuto da lontano la tragica scomparsa del suo amico Astori?
“L’ho vissuta come tutti, cioè male. A maggior ragione visto che non mi trovavo a Firenze. Davide era un amico prima che un compagno, la sua scomparsa mi ha preso di soprassalto: adesso voglio ricordarlo con il sorriso in faccia e basta, come lui avrebbe voluto”.

Mi dice che cosa augura alla Fiorentina in vista della prossima stagione?
“I viola sono una squadra giovane: penso che lavorando bene e con tranquillità possa togliersi delle soddisfazioni, gli auguro di arrivare in Europa perché è una posizione che la città merita davvero”.

E al suo Venezia?
“Speriamo di raggiungere anche quest’anno i playoff”.