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BERARDI E LUCCA A GENNAIO PER RESTARE IN ZONA EUROPA. LE AMBIZIONI DI ROCCO. SMENTITI GUFI E VEDOVE. TIFOSI E VLAHOVIC, GRANDE PROVA DI MATURITÀ. È PARTITA L’ASTA. SARRI DENTRO O FUORI
martedì 26 ottobre 2021, 11:05L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

BERARDI E LUCCA A GENNAIO PER RESTARE IN ZONA EUROPA. LE AMBIZIONI DI ROCCO. SMENTITI GUFI E VEDOVE. TIFOSI E VLAHOVIC, GRANDE PROVA DI MATURITÀ. È PARTITA L’ASTA. SARRI DENTRO O FUORI

Quindici punti in nove giornate, come Atalanta e Juventus, a un quarto del campionato: possiamo dire che la Fiorentina sta facendo benissimo? E allora diciamolo. La proiezione è oltre i sessanta i punti che vorrebbe dire tornare ad assaporare il profumo d’Europa. Questa è la fotografia attuale della situazione e non voglio andare oltre, non faccio parte degli esaltati per una vittoria o dei depressi dopo una sconfitta. Li ho sempre guardati con sospetto e tenerezza. Diciamo così.

Dunque, restiamo alla fotografia della realtà che mi sembra molto chiara. La sconfitta di Venezia è stata brutta e su questo siamo tutti d’accordo, ma può succedere in una fase di crescita, cercando di giocare un calcio non banale e dopo una sosta per le nazionali. Può succedere in assoluto (pensate al Manchester o alla Roma in coppa) e non è detto che non ricapiti (facciamo gli scongiuri), ma fa parte delle cose e poi l’importante è rialzarsi e la Fiorentina l’ha fatto nel migliore dei modi. Come?

Dimostrando che il gioco nuovo è ancora al centro del lavoro, che le basi si stanno solidificando, alcuni giocatori stanno crescendo, Venezia è stato un incidente di percorso, ma la strada è giusta. Poi gli errori li fanno tutti, sono convinto che se dovesse tornare indietro Italiano ci penserebbe un po’ di più a mettere Amrabat regista, ma questo non può essere il tema né un motivo per scatenare, come è successo la settimana scorsa, una caccia all’untore rimettendo in gioco tutto e tutti. Orrore. Non ne possiamo più dei megafoni del vecchio regime e del ragionare con la pancia, pensate alla Fiorentina, questa è una squadra che ha personalità e prova sempre a giocare a calcio. E’ un dato di fatto e non si vedeva a Firenze dai tempi di Sousa.

Una squadra che il campionato scorso ha fatto quaranta punti e adesso ha cambiato pelle e idee. Attenzione, non parlo di perfezione o di cose straordinarie, semplicemente di un lavoro ben fatto, che sta producendo punti, che piace ai tifosi. Quindi evitiamo di farci del male e cerchiamo invece di capire cosa fare per accompagnare la crescita, per alzare gradatamente gli obiettivi e mettere Italiano nella condizione migliore per esprimere il suo calcio.

Eccoci allora alle imperfezioni. L’estate scorsa questa squadra è stata costruita abbastanza bene, gli arrivi dell’ultima ora (Torreira e Odriozola) hanno coperto due buchi, ma due errori sono stati evidenti fin da subito. Dal mercato è mancato un vice Vlahovic e si sapeva ancora prima che scoppiasse il caso-Vlahovic e non è arrivato il quinto esterno chiesto dall’allenatore. Per il centravanti c’è stata l’evidente presunzione di voler dimostrare che Kokorin è un giocatore adatto al nostro calcio e buono per la Fiorentina. A un certo punto sarebbe meglio arrendersi…

Per l’esterno l’affare Berardi era troppo complicato, sono mancati i tempi tecnici. E Orsolini fatica a crescere. Perché ritorno su temi già trattati? Perché dopo nove giornate e il percorso brillante di questa squadra, con il caso Vlahovic ancora caldo, il mercato deve essere al centro del lavoro dei dirigenti nei prossimi due mesi. C’è chi racconta Rocco soddisfatto, con la voglia di dimostrare e di fare. Forse di rilanciare. Ecco, con un presidente così ambizioso, questo sembra il momento giusto per provare a crescere ancora.

Fatti due calcoli, dando un’occhiata a quello che succede in casa d’altri, la Fiorentina sa benissimo che andando a comprare quei due giocatori che non sono arrivati in estate, si potrebbe davvero restare in zona Europa e provare a centrare le coppe dopo cinque lunghissimi anni. E allora veniamo al sodo. Berardi resta sempre un obiettivo? Certo che sì. Il giocatore ha lanciato messaggi anche durante il recente raduno della Nazionale, dà tutto per il Sassuolo un po’ come Vlahovic per la Fiorentina, ma la voglia di andar via è sempre la stessa. E dove vuole andare? Alla Fiorentina per giocare assieme al suo grande amico Benassi, sempre assieme anche in vacanza con le compagne grandi amiche pure loro. Perché Berardi?

Quello che vale non lo scrivo neppure, gol e assist parlano per lui, è un giocatore di categoria superiore, perché vuole una squadra come la Fiorentina? In passato ha rifiutato Inter e Juve perché vuole giocare sempre, non ama il turn over, deve sentirsi un numero uno, essere protagonista. Ragiona così e la Fiorentina è la squadra che gli calza come una scarpa con il borotalco. Siccome è complicato portare via da Sassuolo a gennaio Berardi e Scamacca insieme, credo che, dovendo scegliere fra i due, a questa Fiorentina sarebbe più utile Berardi.

Il centravanti è più urgente, ovvio, ma si può trovare qualche altra soluzione. E qui entra in ballo il caso Vlahovic. E’ chiaro che al di là dei rapporti rotti fra la società e gli agenti del giocatori, i dirigenti viola devono capire cosa vorranno fare. Accetteranno una cessione a gennaio? In attesa, comunque, un attaccante per tamponare la falla eventuale va preso. E comunque va preso perché nel gioco delle coppie (due giocatori per ruolo), c’è una casella scoperta. Se Rocco ha intenzione di crescere come si dice, Lucca potrebbe essere davvero un colpo da fare. Ma subito. Quindici milioni sono tanti per un ragazzo con poche gare di serie B sulle spalle, ma diventa un azzardo intrigante. Assomiglia a Toni, ma è più tecnico. E Toni alla sua età faceva fatica. Ha tutto per diventare qualcosa di importante. Ma anche Borja Maioral (molto adatto al gioco di Italiano) che a Roma è ai margini, potrebbe essere un’idea visti i rapporti con il Real. Sto osservando Beto dell’Udinese (l’hanno pagato dieci milioni) e sinceramente va tenuto d’occhio.

A maggior ragione se Vlahovic dovesse andar via a gennaio, con l’arrivo di risorse, nel ruolo un investimento importante andrà fatto. Purtroppo il suo centroavanti la Fiorentina lo perderà, ma è con un giocatore forte in quel ruolo che crescono le squadre. E’ scontato, ma è bene ricordarlo: guardate il Napoli con Osimhen e la Roma con Abraham. Poi si può giocare anche con il falso nueve, ma dipende da cosa hai in testa. O se hai in altri ruoli giocatori che fanno la differenza.

Mi dicono che in Fiorentina si lavora ad ampio raggio, anche a livello internazionale, intermediari e procuratori sono al lavoro per suggerire una soluzione. Comunque se Rocco vuole crescere, serve un colpo alla Nico Gonzalez anche per il centravanti. Il gioco di Italiano è una calamita. I giocatori amano un calcio che li diverta, nell’ambiente si parla un gran bene dei suoi sistemi e la dimostrazione arriva dal gruppo viola che si è coagulato attorno all’allenatore e al gioco. Anche questo è un elemento da sfruttare oltre al campionato livellato che può essere un’occasione.

Tornando alla vittoria sul Cagliari, è andato tutto come se fosse stato programmato da un computer. Pubblico perfetto, grande prova di maturità e di attaccamento. Contestare Vlahovic sarebbe stato un disastro, la ragione e il bene della Fiorentina hanno prevalso sull’istinto, sulla giusta rabbia: bravi. Ma anche il ragazzo ha fatto davvero il suo. Questo è il Vlahovic che ci aspettiamo da qui all’inizio del mercato. Rabbioso, velenoso, uomo squadra. Del resto è anche nell’interesse suo dare il massimo e fare tanti gol. L’allenatore lo sorregge e lo protegge (giustamente), il gruppo è dalla sua parte, prendiamo il meglio da una brutta storia: il Vlahovic sul campo.

Fra l’altro, lasciando il rigore a Biraghi ha dimostrato ancora una volta maturità e furbizia. Cosa sarebbe successo se avesse tirato e sbagliato? Ha preferito evitare, cose che fanno i grandi, non un ragazzo di 21 anni. Ma che fosse più che maturo e furbo come pochi, s’era capito già con questa vicenda del contratto. A proposito, l’asta è partita. Per gli intermediari che si muovono in mezza Europa, i suoi procuratori non avrebbero ancora chiuso con nessuna società, neppure con la Juve. L’idea sarebbe quella di scatenare un’asta e di andare a prendere più soldi possibile. S’era capito anche questo. A gennaio?

La Fiorentina lo spera, ma la sensazione è che il grande giro dei centroavanti ci sarà in estate quando si muoverà Haaland dal Borussia. E se qualcuno volesse anticipare tutti muovendosi prima magari con un cinquantino subito? Per come s’è messa sarebbero da prendere. Allora però i centroavanti da prendere sarebbero due… Ci aspetta un gennaio di fuoco, ma il presidente Commisso ci vuol arrivare preparato e non a caso si parla già di un ritorno in Italia (da confermare) all’inizio di dicembre per vedere da vicino tutto quello che succede e poi decidere.

Intanto domani c’è la Lazio di Sarri reduce da un’imbarcata paurosa a Verona. Simeone bestia più che nera. L’allenatore avrebbe detto ai giocatori “se non mi volete ditelo”, una roba del genere successe anche alla Juve. Non è facile far cambiare modo di giocare a una squadra, Italiano è stato bravo e convincente anche se ha trovato un gruppo che aveva voglia di cambiare. Che Lazio sarà? Mollerà definitivamente l’allenatore o si ricompatterà? Credo che non sappia rispondere neppure Sarri, ma per la Fiorentina cambia poco. Giocherà come sa, con la sua personalità e un po’ di turn over per le tre gare in una settimana. Si riparte da super Saponara, da Nico e da Torreira. Ho visto voti bassi, ma la squadra l’ha fatta girare lui, guardatelo. Forse uscirà Maleh per far spazio a Duncan, forse tornerà Odriozola, ma il turn over vero lo aspetto domenica contro lo Spezia, partita più facile.