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MONTIEL SR A FV, NOI AL SETTIMO CIELO. ECCO COSA GLI HA DETTO PRANDELLI. E ORA AL LAVORO!
giovedì 26 novembre 2020, 16:00L'esclusiva
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it

MONTIEL SR A FV, NOI AL SETTIMO CIELO. ECCO COSA GLI HA DETTO PRANDELLI. E ORA AL LAVORO!

Quando meno te lo aspetti, ecco che arriva il più giovane della truppa - Tofol Montiel - a togliere le castagne dal fuoco di una partita che, per la Fiorentina, si era fatta maledettamente complicata. Ci ha creduto Cesare Prandelli e sul maiorchino ha avuto ragione: gettato in campo quasi alla disperata, dal un suo sinistro potente è nato il gol che ha permesso ai viola di superare il turno con l’Udinese e di regalarsi gli ottavi di finale di Coppa Italia contro l’Inter. Un’emozione indescrivibile per il classe 2000, pari a quella vissuta da tutta la famiglia dello spagnolo e, in particolare, dal padre Oscar, ex difensore nell’Extremadura e nell’Albacete tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio. Il vero punto di riferimento per il giovanissimo Montiel, che Firenzeviola.it ha raggiunto in esclusiva.

Signor Montiel, cosa ha pensato quando ha visto che suo figlio stava per entrare in campo?
“Ovviamente stavo guardando la partita e la cosa mi ha fatto molto piacere: già nei giorni scorsi avevo dentro di me la speranza che potesse prima o poi tornare a giocare con i più grandi ed ero convinto, quando l’ho visto mettere piede sul terreno di gioco, che potesse dare il suo contributo alla squadra. C’è riuscito più di altre volte, per fortuna, e la cosa non può che farmi piacere”.

Ha avuto modo di parlare con suo figlio dopo la rete di ieri?
“Sì, lo abbiamo sentito di sfuggita in queste ore ed era molto contento. Ma la cosa più importante è quello che gli ha detto l’allenatore, al termine della partita”.

Cosa, nello specifico?
“Gli ha chiesto se stava bene ma soprattutto gli ha fatto capire che domani, cioè oggi, è un nuovo giorno di lavoro e per questo dovrà mettere lo stesso impegno di sempre per guadagnarsi altre occasioni come quella di Udine. Mi creda, mio figlio lo sa bene”.

Cos’ha significato la rete di ieri per Tofol? Forse si è messo alle spalle un periodo difficile…
“Ha significato secondo me tre cose: gioia all’inizio, fiducia subito dopo ma soprattutto una dose in più di esperienza. Non capita tutti i giorni di essere decisivo in una partita così delicata. Tofol sa che non c'è niente di facile e si deve sempre lavorare sodo per avere continuità”.

Da ex calciatore, crede che il Tofol sia già pronto a giocare più spesso con la Fiorentina, anche grazie alla fiducia del nuovo tecnico Prandelli?
“Come famiglia vogliamo sempre il meglio per lui. Se vediamo nostro figlio allegro, felice, con fiducia saremo al settimo cielo come tutte le famiglie del mondo. Se è pronto per giocare con continuità non devo certo dirlo io: deve decidere la società e l'allenatore. Io, al massimo, posso solo sperarlo”.

Nella foto, Tòfol Montiel assieme al padre Oscar in un'immagine del 2018