
Betis, l'ex attaccante Oli: "All'andata non ha ucciso la Fiorentina. Mi preoccupa Gosens"
In vista di Fiorentina-Betis di stasera, valida per il ritorno della semifinale di Conference League, FirenzeViola ha intercettato in esclusiva Oliverio Jesús Álvarez González, ai più noto come Oli, centravanti spagnolo che tra gli anni Novanta e Duemila ha disputato buone stagioni con la maglia Verdiblanca e non solo. In questi giorni l'ex attaccante ha seguito la squadra di Pellegrini anche a Firenze, primo argomento della chiacchierata ai nostri taccuini: “Una città fantastica, preziosa. Bella e adorabile per i tifosi che vengono da fuori, ti fa vivere un sogno perché il Betis sta attraversando un gran momento di calcio. È in una fase positiva e vuole vincere la partita, può farlo. Siamo alle porte di una finale europea che sarebbe storica, la Fiorentina sa già che cosa significa giocare un ultimo atto di un torneo europeo, l’ha già fatto anche di Coppa dei Campioni negli anni ‘60, mentre per il Betis è un momento storico”.
All'andata il Betis non ha "ucciso" la Fiorentina quando doveva.
“È così. La sensazione è che poteva andare meglio, dopo il 2-0 ci sono stati dei momenti di difficoltà per la Fiorentina con varie occasioni per il Betis, soprattutto quella di Fornals: se avesse fatto il 3-0 sarebbe stato un momento importante per la qualificazione. Ma la Fiorentina ha afferrato la gara, un po’ come ha fatto l’Inter col Barcellona l’altro giorno: i nerazzurri hanno patito un brutto momento ma non si sono distaccati dalla partita. La Fiorentina più o meno ha fatto la stessa cosa nel match d’andata, la qualificazione è abbastanza equilibrata e ed è più che possibile che possa prolungarsi ai supplementari”.
Da ex attaccante, la preoccupa Kean per stasera? O qualche altro giocatore viola.
“Il problema del Betis è vedere come sta Gosens, all’andata mi è piaciuto tantissimo. A sinistra ha fatto una grande gara, Kean attaccherà bene alle spalle dei difensori, nello spazio, il Betis deve starci molto attento. Me lo immagino però a tenere la palla grazie a Lo Celso, Isco, Antony, Cardoso, Fornals, bravi a giocare a calcio, mentre la Fiorentina me l’aspetto in ripartenza. Il pericolo in tal senso è Kean, che a Siviglia quasi non c’era. E poi mi è piaciuto molto Mandragora, mi preoccupa il suo arrivo a rimorchio e all’andata ebbe un colpo di testa pericolosissimo. E poi mi è piaciuto moltissimo Ranieri, ha dato alla squadra molto carattere e aggressività, ripensandoci mi fa venire in mente i centrali dell’Inter che contro il Barcellona hanno tirato fuori calma e grinta nei momenti duri. In questa semifinale sarà importante”.







