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Semplice cautela o pretattica? Una cosa è certa: verso Fiorentina-Bologna, Palladino gioca a carte coperteTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 15:00Copertina
di Mattia Verdorale
per Firenzeviola.it

Semplice cautela o pretattica? Una cosa è certa: verso Fiorentina-Bologna, Palladino gioca a carte coperte

La corsa all’Europa passa dal Bologna, ma la Fiorentina rischia di arrivarci con le polveri bagnate. Per la penultima giornata di campionato, i viola dovranno fare i conti con un reparto offensivo in piena emergenza. La squadra viola, reduce dalla sconfitta sul campo del Venezia, si ritrova a dover fare i conti con diverse incognite nel reparto offensivo. Beltran, Folorunsho e Zaniolo saranno squalificati, mentre le condizioni di Albert Gudmundsson e Moise Kean restano da valutare. Un bel rompicapo per Raffaele Palladino, che a Venezia ha già dovuto fronteggiare un attacco ridotto all’osso. Senza Gudmundsson e Kean, il tecnico ha optato per un’inedita soluzione con Ndour e Richardson a supporto di Beltran. Un esperimento che non ha sicuramente convinto e che difficilmente sarà riproposto nello scontro diretto contro il Bologna di domenica sera. 

In conferenza stampa, Palladino ha fatto il punto della situazione soprattutto sugli acciaccati Kean e Gudmundsson: "Gud e Kean hanno fatto solo una prima parte di lavoro con la squadra. Vediamo come stanno domani e come rispondono alla seduta di oggi. Valuteremo tutto di ora in ora". Le parole di Palladino sembrano voler tenere tutti sulla corda: ma la sua sarà semplice cautela o è in atto una manovra di pretattica in vista della sfida contro Italiano? E poi ha aggiunto: “Difficile dire chi tra Gud e Kean sia più vicino al rientro: ogni recupero è soggettivo, indicativamente hanno fatto poco. Ripeto, vediamo domani ma teniamoci la porta aperta”. Una frase che lascia spazio a più interpretazioni, anche perché il test di rifinitura di domattina sarà determinante.

L'impressione è che il tecnico stia cercando di non concedere vantaggi all'avversario, giocando a carte coperte fino all’ultimo. Conoscendo Italiano, non sarà facile sorprenderlo, ma ogni dettaglio può fare la differenza in uno scontro che vale molto più dei tre punti. E sul campo, più che in conferenza, si capirà se Palladino ha davvero un asso nella manica. La partita contro il Bologna può rappresentare un crocevia fondamentale poiché per la Fiorentina è una delle ultime chiamate per restare agganciata al treno europeo. Un pareggio o una sconfitta, dopo il passo falso di Venezia, potrebbe compromettere definitivamente le ambizioni stagionali e consegnare ai viola un finale in tono minore. Con Beltran, Zaniolo e Folorunsho out, e Gudmundsson e Kean in forte dubbio, Palladino è chiamato a trovare soluzioni alternative per non vanificare il lavoro di mesi.